L’India radierà gli ultimi MiG 21 nel 2025

 

Lo scorso 3 ottobre, in occasione della conferenza stampa antecedente la celebrazione dell’Air Force Day che cade come ogni anno l’8 ottobre, il comandante in capo dell’Aeronautica Indiana (Indian Air Force o Bharatiya Vayu Sena), l’Air Chief Marshal Vivek Ram Chaudhari, ha annunciato che il 91° anniversario dell’IAF vedrà per l’ultima volta la partecipazione del MiG 21 “Bison” a quest’evento.

Quindi in poco meno di un anno da questa ricorrenza i Mig 21 verranno radiati e molto probabilmente l’addio avverrà proprio in occasione del 60° anniversario dall’introduzione del primo MiG-21 nei ranghi delle forze aeree indiane avvenuto nel 1965.

«Questi MiG-21 saranno sostituiti [nella celebrazione del 92° anniversario dell’IAF nel 2024] dagli indigeni Light Combat Aircraft (LCA) “Tejas”, mentre il Bison dovrebbe essere gradualmente eliminato nel 2025» – come d’altra parte anticipato nello scorso giugno, confermando dunque che il processo di radiazione dei MiG-21 Bison è oramai imminente.

A margine della conferenza stampa il capo dell’IAF, pilota di Mig 21, ha aggiunto che “ abbiamo affrontato alcuni problemi ma l’aereo resta una leggenda che ci ha servito a lungo e bene». Il MiG-21 è stato il primi caccia supersonico della IAF nonché uno degli aerei più longevi della forza aerea indiana, operando in combattimento durante la guerra del 1965, quella  del Bangladesh del 1971 e nel conflitto del Kargil del 1999 con il Pakistan.

L’ultimo episodio bellico risale invece al febbraio 2019, quando ai comandi del  Cap. Abhinandan Varthaman un Mig 21 abbatté un F-16 (Islamabad ha sempre negato), per poi essere a sua volta abbattuto da un JF-17 Thunder pakistano. I “Bison” sono ancora operativi con tre squadroni tutti situati nello stato del Rajasthan; secondo il portale olandese Scramble si tratta del 3° Squadron “Cobras” a Nal/Bikaner, del  4° Squadron Oorials a Uttarlai e del 23° Squadron “Panthers” a Suratgarh.

Nonostante la veneranda età secondo FlightGlobal, il MiG-21 starebbe volando ancora presso una dozzina di forze aeree nel mondo. In Europa l’ultima aeronautica a impiegarlo è la Croazia considerando le recenti radiazioni avvenute in Serbia (il 21 maggio 2021) e in Romania (lo scorso 15 maggio).

Foto IAF

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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