Il Canada compra “in segreto” quattro F-35A

In ottobre il governo canadese guidato dal conservatore Stephen Harper si sarebbe “segretamente” accordato con gli Stati Uniti per l’acquisto di un primo lotto di F¬-35 – quattro esemplari della versione a decollo convenzionale A – da consegnare a partire dalla primavera 2015.

Questo mentre lo stesso esecutivo Harper è ancora ufficialmente impegnato con la Royal Canadian Air Force nella valutazione dei requisiti necessari agli aerei da combattimento che dovranno sostituire gli anziani CF-18, avendo confermato anche di recente che nessuna decisione sul possibile sostituto è ancora stata presa.

A dare la notizia è stato il “Toronto Globe and Mail”, citando come fonte un briefing riservato del 27 ottobre del capo del programma in seno al Pentagono generale Chris Bogdan.

Nel corso del briefing, 14 slide power point preparate dalla segretaria all’Air Force Deborah Lee James, il generale Bogdan ha mostrato lo schema dell’accordo (vedi immagine), che prevede la sottoscrizione di una lettera di intenti per l’acquisto dei velivoli di Lockheed Martin da parte del Governo canadese entro la metà di novembre.

I quattro aerei in questione sono attualmente in costruzione con il 7° lotto di produzione a basso rateo (29 aerei per gli USA e 14 per i partner). Erano destinati – e configurati di conseguenza – all’Air Force americana, che come mostra la slide ha posto precise condizioni per la loro cessione a terzi.

Da parte sua il Canada firmerà il contratto d’acquisto per così dire all’interno di quello per gli F-35 del 9° lotto (57 esemplari in totale), che è in calendario nel 2015 e secondo i piani originari dovrebbe interessare anche l’Aeronautica Militare Italiana (nel 2013 il nostro governo ha già acquistato gli extra-long lead items per due F-35A, ma almeno fino a tutta l’estate trascorsa il denaro corrispondente era ancora bloccato al Pentagono).

Non è chiaro se Ottawa pagherà questi suoi primi F-35 al prezzo in vigore (due anni fa) col 7° lotto, o a quello, inferiore, del 9°.

Per quanti in Canada restano contrari all’acquisto dello stealth monomotore americano (ben poco adatto agli sconfinati e severi teatri d’operazione artici), l’accordo “segreto” è una chiara quanto inaccettabile fuga in avanti dell’attuale esecutivo, un vero e proprio “inganno ai danni del popolo canadese”, avrebbe dichiarato Jack Harris, portavoce per le questioni della difesa dell’NPD, il partito all’opposizione che spera di vincere le prossime elezioni politiche in programma proprio l’anno venturo.

Restano da sottolineare due aspetti di rilievo. Il conservatore Stephen Harper (nella foto a sinistra)  aveva promesso di rendere pubblico il rapporto finale sulle valutazioni del possibile sostituto dei CF-18 prima di assumere qualsiasi decisione in merito. Infine, proprio di recente, il suo governo aveva deciso di stanziare gli investimenti necessari ad ammodernare la flotta degli anziani cacciabombardieri F/A-18 di Boeing, allungandone la vita almeno fino al 2025.

 

Silvio Lora LamiaVedi tutti gli articoli

Nato a Mlano nel 1951, è giornalista professionista dal 1986. Dal 1973 al 1982 ha curato presso la Fabbri Editori la redazione di opere enciclopediche a carattere storico-militare (Storia dell'Aviazione, Storia della Marina, Stororia dei mezzi corazzati, La Seconda Guerra Mondiale di Enzo Biagi). Varie collaborazioni con riviste specializzate. Dal 1983 al 2010 ha lavorato al mensile Volare, che ha anche diretto per qualche tempo. Pubblicati "Monografie Aeree, Aermacchi MB.326" (Intergest) e con altri autori "Il respiro del cielo" (Aero Club d'Italia). Continua a occuparsi di Aviazione e Difesa.

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