Droni, autocarri e mezzi blindati: il Burkina Faso continua a rafforzarsi

 

Il Burkina Faso continua a potenziare le forze armate con nuove acquisizioni da Turchia ed Egitto dopo le recenti forniture russe: sono stati consegnati veicoli aerei senza pilota (UAV) Bayraktar Akinci dalla Turchia e quasi 100 veicoli militari, tra cui 2 veicoli blindati trasporto truppe Temsah 2 (versione egiziana degli MRAP Buffalo) e 6 veicoli ambulanza blindati Fahd dall’Egitto che avrebbe fornito anche camion di origine russa: 20 GAZ 3308 Sadco 4×4 e numerosi KrAZ-6322 6×6.

Secondo i resoconti dei media locali, sono stati consegnati un totale di 75 veicoli, tra cui 20 autocisterne KrAZ, 20 veicoli “M53” e diversi blindati.

Coulibaly ha affermato che l’acquisizione è stata finanziata interamente dal Burkina Faso con il sostegno dell’Egitto. A gennaio, è emerso che l’Organizzazione araba per l’industrializzazione (AOI) dell’Egitto aveva firmato un contratto per fornire a un paese africano senza nome 25 APC Fahd oltre a consegnare l’ultima versione ambulanza dell’APC al Burkina Faso.

L’ultima consegna di attrezzature è avvenuta dopo che il capo della giunta militare del Burkina Faso, Ibrahim Traore, si era impegnato a rafforzare le forze armate con ulteriori acquisizioni dopo gli 80nveicoli forniti recentemente dalla Cina.

L’8 aprile Traore ha presenziato alla consegna di almeno 2 UAV Bayraktar Akinci presso la nuova base aerea costruita a sud di Ougadougou che ospita anche almeno 5 UAV Bayraktar TB2 consegnati a partire dall’aprile 2022.

L’ufficio di Traore ha rilasciato una dichiarazione in cui ringrazia il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e afferma che l’espansione della flotta di UAV “permette di intervenire in modo tempestivo e di avere una sorveglianza permanente”.

Il Burkina Faso combatte dal 2015 l’insurrezione jihadista che ha causato 10.000 vittime e lo sfollamento di circa due milioni di persone e nel 2023 la nazione del Sahel ha superato l’Afghanistan nella lista dei paesi più colpiti dal terrorismo, con quasi 2 000 morti.

Secondo l’Istituto per l’Economia e la Pace (IEP), le morti per terrorismo in Burkina Faso sono aumentate ogni anno a partire dal 2014, quando non si registravano decessi. I decessi sono aumentati da 1.135 nel 2022 a 1.907 nel 2023, con un aumento del 68%, nonostante un calo di quasi il 16% nel numero di attacchi lo scorso anno.

Jamaat Nusrat Al-Islam wal Muslimeen (JNIM) continua ad essere il gruppo terroristico più importante in Burkina Faso, essendo responsabile di 134 morti nel 2022 e 616 nel 2023. Lo Stato Islamico ha inoltre aumentato la sua attività in Burkina Faso, rivendicando la responsabilità di sette attacchi in 2023 rispetto ai due dell’anno precedente. L’85% degli attacchi e il 59% dei decessi nel paese sono stati attribuiti a gruppi jihadisti sconosciuti. Ciò colloca il Burkina Faso tra i paesi con il più alto tasso di attacchi terroristici e morti non reclamati a livello globale, secondo il Global Terrorism Index dell’IEP.

(con fonte Defence Web)

Foto: Governo del Burkina Faso

 

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