Salgono a 11 gli “scramble” dei Typhoon italiani in Polonia
Il 21 maggio, le sirene dell’hangar dove opera la Task Force Air (TFA) 4th Wing hanno suonato nuovamente, in pochi minuti la squadra d’allarme si è attivata e due caccia italiani Eurofighter sono decollati per intercettare un velivolo che volava sulle acque internazionali del Mar Baltico senza comunicare con gli enti del traffico aereo.
Sale così a 11 il numero di decolli su allarme, in gergo tecnico “scramble”, effettuati dai velivoli italiani rischierati in Polonia. Come previsto dalla missione NATO di enhanced Air Policing, la Task Force “4th Wing” è intervenuta immediatamente per salvaguardare l’integrità dello spazio aereo del fianco est dell’Alleanza. I due piloti dell’Aeronautica Militare, una volta assicuratisi che la situazione fosse sotto controllo, hanno fatto rientro in base.
La Task Force Air “4th Wing” impiega quattro velivoli Eurofighter provenienti da quattro Stormi di difesa aerea dell’Aeronautica Militare: 4° Stormo di Grosseto, 36° Stormo di Gioia del Colle, 37° Stormo di Trapani e 51° Stormo d’Istrana.
Grazie a questi velivoli è possibile garantire il decollo e l’intercettazione di qualunque traccia sospetta rilevata dai radar in pochi minuti, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.
Il contingente italiano, posto sotto la diretta dipendenza nazionale del COVI (Comando Operativo di Vertice Interforze), è composto da donne e uomini dell’Aeronautica Militare provenienti dai Gruppi di Volo e da personale tecnico e logistico, schierati presso l’aeroporto Krolewo di Malbork, che operano al fianco della Polish Air Force a protezione del fianco nord-est dell’Alleanza Atlantica.
Questa è la seconda volta che un contingente italiano viene impiegato in Polonia in operazioni di enhanced Air Policing.
Fonte: Aeronautica Militare
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