Una missione della NATO per rifornire e addestrare le forze militari dell’Ucraina
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha anticipato il 7 luglio a Washington alcune informazioni concernenti la missione della NATO in Ucraina che verrà approvata questa settimana al summit della NATO nella capitale statunitense nell’ambito di un piano in cinque punti per il sostegno all’Ucraina.
Stoltenberg ha confermato la costituzione di un comando specifico per la gestione degli aiuti militari a Kiev, che avrà sede in Germania (a quanto pare a Wiesbaden, già sede di installazioni militari dell’US Army) e che conterà circa 700 militari presumibilmente di tutti 32 stati aderenti esclusa l’Ungheria il cui governo ha esplicitamente chiesto e ottenuto di non far parte di un simile dispositivo.
L’accordo, concordato con Stoltenberg e confermato da Mark Rutte, che sarà alla guida dell’Alleanza da ottobre, “è un accordo storico” e “riguarda solo la missione di coordinamento in Ucraina” ha riferito nei giorni scorsi un funzionario ungherese. “L’Ucraina non è membro della NATO e non lo diventerà a breve” ha spiegato la stessa fonte aggiungendo che “è compito della NATO restare un’alleanza difensiva e offrire piena protezione ai suoi membri”.
Considerate e posizioni assunte dal governo slovacco guidato da Robert Fico anche Bratislava potrebbe tirarsi indietro dal dispositivo dell’alleanza che coordinerà il sostegno internazionale all’Ucraina e fungerà da centro logistico e di addestramento (nella foto qui sotto) per le forze di Kiev.
Fonti diplomatiche statunitensi hanno confermato quanto reso noto il 2 luglio dal Wall Street Journal circa la nomina di un alto funzionario civile della NATO che avrà i suoi uffici a Kiev. L’invio del funzionario e l’avvio della missione logistica e addestrativa costituiscono sviluppi che renderanno sempre più arduo negare il coinvolgimento diretto della NATO nel conflitto in atto in Ucraina.
Stoltenberg punta inoltre a ottenere dagli stati membri il via libera anche per mantenere l’attuale livello di sostegno militare all’Ucraina almeno per un altro anno, con l’obiettivo di concordare un livello minimo per il futuro sostegno finanziario al Paese aggredito dalla Russia.
Da quanto emerso al summit di Washington non verrà presentato un calendario specifico per l’adesione dell’Ucraina alla NATO.
Foto USAFE
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