La Malesia valuta di acquisire il Sukhoi Su-57E?

 

Sembra esserci un rinnovato interesse per il caccia russo di quinta generazione Sukhoi Su-57 (Codice NATO “Felon”) e la Malaysia, secondo l’agenzia di stampa locale Twentytwo13, starebbe valutando di acquisirlo per la Royal Malaysian Air Force  (RMAF) entro il 2035.

Le informazioni di Twentytwo13 provengono da fonti anonime e indicano che il primo Su-57E (variante da esportazione) potrebbe essere consegnato con la conclusione del 14° piano governativo della Malaysia (che riguarda proprio il periodo 2026-2035) che prevede la possibilità di acquisire uno squadrone di “Felon” con un’opzione per un secondo squadrone.

In base alla precedente cronologia della RMAF delineata nella “Roadmap Capability Development 2055” (CAP55), il Su-30MKM che rimarrà in servizio almeno fino al 2035-2040, sarà successivamente sostituito con un caccia di quinta generazione.

Tuttavia, in base a un nuovo piano di programmazione militare, la RMAF starebbe intraprendendo un’aggressiva e accelerata azione di modernizzazione della forza aerea attraverso non solo l’introduzione di un caccia stealth che alcuni analisti ritengono sia il Sukhoi Su-57E, ma anche attraverso l’aggiornamento dei 18 Sukhoi Su-30MKM allo standard “Super Flanker”, l’acquisizione dei Boeing  F/A-18C/D Hornet ex-Kuwaiti Air Force (KAF) da tempo in discussione e con l’introduzione di due aerocisterne per il rifornimento in volo.

Ricordiamo che il requisito della gara MRCA della RMAF prevedeva nei requisiti l’acquisizione di un caccia bimotore con elevata persistenza in combattimento, con capacità di rifornimento in volo e in grado di svolgere una molteplice varietà di ruoli operativi (aria-aria, aria-terra, supporto aereo ravvicinato, interdizione/attacco, antinave e soppressione delle difese aeree nemiche).

Tra i contendenti a soddisfare questo requisito c’erano l’Eurofighter Typhoon, il Dassault Rafale, il Saab JAS-39 Gripen e il Boeing F/A-18E/F Super Hornet. Tuttavia, questi velivoli sono tutti di “generazione 4,5” e sono in servizio da circa 20 anni.

La RMAF può valutare tre diversi velivoli di quinta generazione operativi: il Sukhoi Su-57 russo, l’F-35 statunitense e il coreano KAI KF-21 Boramae, quest’ultimo non ancora in servizio, ordinato per ora in 20 esemplari e definito dal costruttore più un velivolo di generazione 4.5 che 5.

Le Forze Aerospaziali russe (VKS) gestiscono una piccola flotta di Su-57 che viene alimentata dall’azienda KnAAPO di Komsomolsk-on-Amur. I caccia stealth Sukhoi hanno partecipato ad azioni di combattimento in Ucraina, mentre uno dei prototipo (T-50) sarebbe stato danneggiato a terra lo scorso giugno a causa dell’attacco di droni ucraini.

Del possibile contratto potrebbero aver discusso il 28 luglio il primo ministro malese Anwar Ibrahim e il ministro degli Esteri Mohamad Hasan con il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in visita a Kuala Lumpur (nella foto sopra); nei colloqui il governo malese avrebbe espresso la volontà di rafforzare i rapporti con i BRICS.

Sebbene già nel dicembre del 2019 l’allora primo ministro malese Mahathir Mohamad avesse affermato che il paese stava considerando di sostituire i vecchi caccia MiG-29 e Su-30MKM con aerei di nuova generazione e che il Su-57 poteva essere il principale e unico contendente nel caso in cui la Russia avesse deciso di ritirare i vecchi caccia coprendo così parte delle spese per l’acquisto di nuovi aerei, bisogna considerare alcuni punti salienti che ad oggi renderebbero complicata tale acquisizione.

Innanzitutto le sanzioni americane imposte alla Russia e al suo intero complesso industriale che potrebbero colpire indirettamente e il paese asiatico ma non vanno dimenticate neppure le sanzioni CAATSA che gli Stati Uniti impongono (in realtà a loro discrezione) alle nazioni che acquistano prodotti militari russi.

In secondo luogo non bisogna dimenticare l’energica pressione della Difesa russa sull’industria militare dovuta al conflitto in essere con l’Ucraina, uno sforzo notevole dovuto alla produzione del nuovo e alla manutenzione e alla riparazione di quanto già in uso. Risulta d’altra parte evidente che oggi i Su-57 vengono consegnati con parsimonia alla VKS soprattutto rispetto all’intensa produzione deli Sukhoi Su-35 che costituiscono la spina dorsale dell’aviazione russa nel settore della superiorità aerea.

La KnAAPO, azienda incaricata della produzione dei due caccia, si lavora alacremente alla produzione del Su-35 e più lentamente alla costruzione dei Su-57.

Foto Sukhoi

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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