Spagna: da tre anni le spese militari sforano il bilancio

 

Dopo Germania e Gran Bretagna il boom delle spese militari in un’Europa sempre più alle prese con la crisi economica diventa un problema anche per la Spagna.

La spesa reale per la Difesa in Spagna negli ultimi tre anni ha superato di oltre il 20% quella prevista dal Bilancio generale dello Stato, a causa del contesto geopolitico, le guerre in Ucraina e Spagna, e l’impegno dei Paesi Nato di portare al 2% del Pil le spese militari entro il 2030.

Lo ha riferito ieri il quotidiano El Pais citando un incremento della spesa reale nonostante gli avvisi della Corte dei Conti di evitare spese extra budget e l’annullamento in passato da parte della Corte costituzionale di crediti di bilancio approvati per decreto e senza controllo parlamentare.

Nel 2022, anno in cui iniziò la guerra in Ucraina e il supporto dell’Occidente a Kiev, il budget assegnato al Ministero della Difesa spagnolo era di 10,15 miliardi di euro ma la spesa effettiva ha superato i 13 miliardi, il 30% in più del previsto, secondo il Ministero del Tesoro. Nel 2023 la spesa militare prevista è stata di 12.82 miliardi ma gli esborsi effettivi sono stati pari a 15 miliardi, il 20% in più.

Alcuni studi calcolano che lo scostamento è ancora maggiore se si considerano le voci esterne al bilancio del Ministero della Difesa poiché molte spese militari sono contabilizzate direttamente in altri ministeri come quello dell’Industria. Il Centro Studi per la Pace Delàs stima che nel 2022 la spesa per la difesa sia stata di oltre 22 miliardi di euro e di 27 nel 2023.

Quest’anno la spersa aggiuntiva è di almeno un miliardo di euro destinato all’invio di armi in Ucraina e al sostegno delle missioni all’estero: 580 milioni per 16 missioni in Medio Oriente, Africa e Europa dell’Est.

La tendenza, secondo gli analisti citati, fra i quali Felix Arteaga, esperto di Sicurezza e Difesa del centro studi internazionali del Real Istituto Elcano, si manterrà in futuro in quanto “i governi preferiscono ridurre al minimo possibile le spese per la Difesa durante l’approvazione delle leggi finanziarie”, per evitare le pressioni interne delle opposizioni e per “ragioni di stabilità dei Bilancio”.

Nel caso di Madrid, l’aumento di oltre il 26% della spesa reale destinata alla Difesa nel 2023 ha provocato tensioni tra i partner del governo di coalizione di sinistra guidato dal premier socialista Pedro Sanchez. La Spagna spende per la Difesa l’1,24% del Pil, davanti solo a Belgio e Lussemburgo nella classifica NATO secondo l’Istituto Internazionale di Ricerche sulla pace di Stoccolma (SIPRI) ma si è impegnata in ambito NATO a raggiungere il 2 per cento entro il 2030.

(con fonte El Paìs e ANSA)

 

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