GCAP, F-35 e molto altro: Italia e Giappone rafforzano l’intesa nel settore Difesa  

 

Il rafforzamento della cooperazione militare tra Giappone e Italia è stato evidenziato dalla visita a Tokyo del ministro della Difesa  Guido Crosetto in un’intervista al Japan Times a margine di un evento a Tokyo con la Nave Scuola della Marina Militare Amerigo Vespucci.

“Stiamo parlando di navi e aerei di diversi paesi che si preparano a operare, qualora ce ne fosse bisogno, come se facessero tutti parte della stessa forza“, ha detto Crosetto, osservando che la spinta verso una maggiore interoperabilità tra le forze armate dei partner è diventata “cruciale” per rafforzare la deterrenza regionale. “È diventato più difficile per qualsiasi paese difendere da solo i propri interessi strategici, fatta eccezione forse per gli Stati Uniti, ma ora stiamo tracciando un percorso per consentire a nazioni con idee simili di lavorare più a stretto contatto e quindi rendere più facile la difesa di tali interessi”, ha affermato Crosetto.

“Mentre attraiamo risorse e rafforziamo l’interoperabilità, intensifichiamo la sicurezza di ogni singola nazione partner: è questo che puntiamo”, ha aggiunto Crosetto. A sottolineare la crescente cooperazione in materia di difesa è stato l’attracco della nave ammiraglia della Marina Militare italiana, la portaerei Cavour, presso la base navale di Yokosuka. Insieme alla fregata Alpino, lo scalo delle navi ha segnato un nuovo capitolo nella diplomazia di difesa indo-pacifica dell’Italia.

 

Cooperazione sugli F–35

Sia Tokyo che Roma stanno acquistando velivoli F-35B e F-35A e la Japan Maritime Self-Defense Force (MSDF) imbarcherà i suoi F-35B a bordo delle sue due portaerei classe Izumo, per questo lo scambio di esperienze tra le due forze armate che impiegano il velivolo STOVL costituisce un valore aggiunto per entrambi.

È molto importante perché trasportiamo una capacità di fascia alta, gli F-35B di quinta generazione“, ha affermato il contrammiraglio Giancarlo Ciappina, comandante del Carrier Strike Group guidato dalla portaerei Cavour, evidenziando le similitudini tra la portaerei italiana e le nipponiche classe Izumo.

Ciappina, che è anche comandante delle Forze Aeree della Marina Militare, ha affermato che il Cavour ospiterà ufficiali di collegamento sia della Marina che delle forze aeree giapponesi, i quali potranno sfruttare l’opportunità per raccogliere tutte le informazioni possibili sulle operazioni dei caccia imbarcati sulle portaerei dalle loro controparti italiane.

“Saliranno a bordo del Cavour, dove seguiranno l’attività con gli F-35B“, ha detto il contrammiraglio, aggiungendo che, dopo aver lasciato Yokosuka, il Cavour prenderà parte a una serie di esercitazioni antisommergibile e di altro tipo, non solo con la MSDF, ma anche con navi da guerra francesi, statunitensi e tedesche attualmente nella regione. “Con i nostri partner stiamo ampliando le modalità per operare insieme“, ha detto.

Il tour mondiale dell’Amerigo Vespucci, iniziato dopo la sua partenza da Genova a luglio dell’anno scorso, aveva anche lo scopo di portare la campagna “Made in Italy” a Tokyo e di fungere da sfondo per la cerimonia inaugurale della mostra “Villaggio Italia” presso l’International Cruise Terminal della capitale nipponica. Nel discorso pronunciato alla cerimonia, il Vice Ministro della Difesa giapponese Shingo Miyake ha lodato gli scali portuali delle navi italiane.

“La promozione della comprensione reciproca attraverso visite come questa non solo favorirà l’amicizia tra le Marine dei nostri due paesi, ma contribuirà anche alla pace e alla stabilità regionale e locale per realizzare un Indo-Pacifico libero e aperto”, ha affermato Miyake. “Spero che il rapporto tra Giappone e Italia continui a crescere e svilupparsi man mano che approfondiamo la nostra cooperazione e i nostri scambi in materia di difesa”.

Il Ministro Crosetto ha sottolineato che “non si tratta di inviare un messaggio alla Cina o alla Corea del Nord“, ha affermato. “Stiamo semplicemente stringendo legami più profondi con paesi amici, con partner, poiché vogliamo mantenere la libertà di navigazione e la sicurezza marittima in questa regione al fine di promuovere e proteggere il commercio e proteggere le catene di approvvigionamento”, ha aggiunto il Vertice della Difesa.

 

Guardando al GCAP

Il crescente impegno di Roma con Tokyo si è esteso anche ai legami tra difesa e industria, poiché i due partner, insieme alla Gran Bretagna, continuano a lavorare su un caccia di nuova generazione e sui relativi sistemi, la cui operatività sarà conseguita entro il 2035. Crosetto ha affermato che il Global Combat Air Program (GCAP), un programma da miliardi di dollari e il primo importante legame della difesa del Giappone con paesi diversi dagli Stati Uniti, potrà essere “rivoluzionario”.

In particolare, lo sarà in termini di tecnologie all’avanguardia destinate a essere utilizzate nella progettazione e nello sviluppo del caccia supersonico bimotore, secondo quelli che si prevedono saranno tempi record. È importante assicurarsi che la scadenza del 2035 venga rispettata, ha detto, poiché “se non si procede su questa strada, non sarà possibile affrontare altre sfide”. Il programma, che dovrebbe anche dare origine a una serie di spin-off tecnologici con applicazioni civili, è pensato solo per essere “il primo grande passo” nei legami con il Giappone.

“Per il futuro, sto pensando alla cooperazione in tutti i settori, tra cui terra, sottomarino, cyber e spazio”, ha detto Crosetto, aggiungendo che, oltre alla cooperazione tra difesa, industria e ricerca, i due paesi potranno anche lavorare insieme per proteggere le catene di approvvigionamento, in particolare nel contesto del quasi monopolio della Cina sulle terre rare. “Sono tutti aspetti cruciali – ha sottolineato – quindi stiamo cercando di creare una cooperazione con il Giappone in diversi settori”.

 

Il Defence Industry Forum tra Italia e Giappone

A bordo della Portaerei della Marina Militare “Cavour”, ormeggiata presso la base navale di Yokosuka in Giappone, ha avuto luogo il 26 agosto scorso il “Defence Industry Forum” tra Italia e Giappone, organizzato dal Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti, in collaborazione con la Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza (AIAD) e l’Acquisition Technology & Logistic Agency (ATLA), ente giapponese omologo di SGD/DNA. All’incontro ha partecipato una rappresentanza di oltre 20 aziende del comparto difesa dei due Paesi.

Il Generale di Divisione Rodolfo Sganga, Direttore del Reparto Relazioni Internazionali e Politica Industriale del SGD/DNA (nella foto a lato), dopo aver rivolto un indirizzo di saluto ai presenti e un particolare ringraziamento al Presidente di AIAD, Giuseppe Cossiga, e al capo della delegazione giapponese Mr. Hidaki Fukawa, Director for Defence Equipment Cooperation Planning Office di ATLA, ha sottolineato l’importanza dell’evento che costituisce un momento significativo per contribuire ad approfondire il dialogo tra le principali industrie dei rispettivi Paesi, nell’ottica di aumentare l’interoperabilità e la cooperazione militare e industriale, fondamentali per garantire pace, stabilità e prosperità nell’intera area Indo-pacifica.

Il Generale Sganga ha messo in risalto il momento estremamente positivo delle relazioni tra l’Italia e il Giappone, con particolare riferimento alla cooperazione in corso sul programma Global Combat Air Programme (GCAP) che ha implicazioni significative per la sicurezza e lo sviluppo tecnologico dei due Paesi.

Il Forum è proseguito con gli interventi dei rappresentanti industriali di Italia e Giappone e da una sessione business to business (B2B) in una cornice ideale, rappresentata dalle unità navali del Carrier Strike Group italiano (Portaerei Cavour e FREMM Alpino), nell’ambito della campagna navale in corso nell’Indo-pacifico.

A margine del Defence Industry Forum, a bordo del Cavour si è svolta anche la 6^ edizione del “Joint Working Group meeting on defence equipment and technology cooperation”.

L’incontro ha permesso di esplorare ulteriori opportunità di cooperazione nel settore degli equipaggiamenti di difesa e della ricerca e innovazione tecnologica, ed il possibile sviluppo di progetti di cooperazione da perseguire congiuntamente secondo una visione strategica a lungo termine. In particolare, sono stati affrontati argomenti riguardanti lo scambio di informazioni nell’ambito delle iniziative industriali in corso, nel campo dei sistemi navali e del munizionamento guidato terrestre e navale. Inoltre, sono state discusse alcune potenziali cooperazioni industriali nel settore aeronautico e della dimensione subacquea.

Infine, è stata affrontata la problematica connessa all’impatto delle materie prime critiche e delle terre rare sulla catena degli approvvigionamenti della Difesa, per individuare possibili collaborazioni industriali tra i due Paesi.

(con fonti Labitalia e Segredifesa)

 

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