Pokrovsk rischia di cadere: i dettagli e le valutazioni in Ucraina

 

Le forze russe continuano ad avanzare nella regione di Donetsk nei settori di Chasov Yar, Toretsk (dove sono penetrate nel perimetro urbano) e soprattutto Pokrovsk dove le truppe ucraine sembrano non essere in grado di tenere le linee di difesa intorno alla città, importante snodo logistico stradale e ferroviario.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ammesso il 29 agosto che la situazione al fronte nel Donetsk è “estremamente difficile” con le forze russe impegnate in un’intensa offensiva per conquistare Prokovsk,”dove sono concentrati i principali sforzi delle forze russe”.

Il 30 agosto il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato la conquista (“liberazione” secondo la definizione russa) del villaggio di Novozhelanny e il giorno prima di Nikolayevka, penetrando in profondità oltre le difese ucraine. Successi che si aggiungono alla conquista di Stelmakhovka (regione di Lugansk ) e di Sinkovka (regione di Kharkov) mentre i russi restano sulla difensiva nella regione russa di Kursk.

Il rischio che Pokrovsk cada rappresenta la minaccia più grave per Kiev e sta creando un acceso dibattito nella politica e sui media e blog ucraini.

L’ex leader del partito di ultra destra “Settore destro” di Odessa, Sergei Sternenko, ha valutato su X che la rapida avanzata russa dipenda da problemi oggettivi che affliggono le forze armate ucraine quali la scarsa interazione tra i reparti al fronte, le carenze di truppe e di unità ben addestrate nelle linee difensive, la limitata rotazione dei reparti in prima linea, difficoltà di comando e controllo che impediscono di gestire le informazioni sui movimenti nemici e carenze nei sistemi di guerra elettronica per la difesa anti-droni che abbatterebbero più velivoli ucraini che russi.

Cosa significherebbe per l’Ucraina la caduta di Pokrovsk” “ (“What the fall of Pokrovsk could mean for Ukraine”) è il titolo di un ampio e ben documentato articolo della testata ucraina in lingua inglese Euromaidan Press pubblicato il 28 agosto e firmato con lo pseudonimo Tatarigami, dietro il quale si cela un osservatore militare, analista OSINT e GEOINT, fondatore di Frontelligence Insight.

L’articolo, molto analitico in termini operativi e strategici, valuta che “l’incursione dell’Ucraina nell’Oblast di Kursk non riesce a ostacolare l’avanzata della Russia verso Pokrovsk. La perdita di questa città chiave potrebbe avere conseguenze di vasta portata per l’intero fronte ucraino nel Donbass”.

Il testo è di assoluto interesse per comprendere la situazione sul campo e le valutazioni che in proposito emergono in Ucraina: per questo lo riproponiamo qui sotto tradotto.

 

Euromaidan Press – Cosa significherebbe per l’Ucraina la caduta di Pokrovsk

Mentre le forze russe continuano la loro rapida avanzata verso Pokrovsk, ora a poco più di 10 chilometri da questo hub logistico critico nell’oblast deli Donbass in Ucraina, crescono le preoccupazioni per la potenziale perdita della città.

Un problema per l’opinione pubblica è la mancanza di chiarezza sul motivo per cui Pokrovsk è vista come diversa da qualsiasi altro insediamento perduto nel Donbass. Per comprendere appieno la situazione attuale, la prognosi e i rischi associati alla potenziale perdita di Pokrovsk, dobbiamo fare un passo indietro dal livello tattico e spostare leggermente la nostra attenzione verso est, iniziando da Avdiivka.

Prima di cadere nelle mani delle forze russe nel febbraio 2024, l’area di Avdiivka ha svolto un ruolo chiave per le truppe ucraine per quasi un decennio, fungendo da fortezza che proteggeva le rotte logistiche vitali nell’oblast di Donetsk. Era anche vista come un potenziale punto d’appoggio per i futuri sforzi ucraini per liberare Donetsk.

Non sorprende che dal 2022 la Russia abbia impegnato risorse rilevanti per prenderee Avdiivka, sollevando dubbi sul fatto che le pesanti perdite subite fossero giustificate anche tra i russi.

L’obiettivo dell’operazione non era semplicemente occupare Avdiivka stessa, ma ottenere l’accesso allo spazio operativo dietro di essa. Una volta messa in sicurezza, Avdiivka ha fornito ai russi molteplici opzioni e manovrabilità.

Questo è un aspetto fondamentale perché, se esaminiamo il teatro di guerra esclusivamente da un punto di vista tattico, concentrandoci su singole linee di alberi o singoli insediamenti, potremmo perdere di vista gli obiettivi operativi più ampi del nemico e le potenziali conseguenze per l’Ucraina se questi obiettivi venissero raggiunti.

 

La spina dorsale della logistica ucraina nell’oblast di Donetsk è minacciata

Pokrovsk, città con una popolazione prebellica di 60.000 abitanti, è situata a ovest di Avdiivka in un crocevia cruciale di più linee ferroviarie. È diventato un hub chiave per la distribuzione ferroviaria e la consegna, facilitando la fornitura di rifornimenti alle forze ucraine attraverso un’ampia linea del fronte, da Vuhledar a nord di Donetsk e oltre.

Attualmente, solo due luoghi nel Donbass svolgono questa funzione vitale: Pokrovsk e Kramatorsk. L’importanza della posizione e della lunghezza della linea di rifornimento diventa chiara visualizzata sulla mappa qui sotto.

Quando valutiamo la situazione, dovremmo ricordare che la Russia non ha bisogno di occupare Pokrovsk per ottenere il controllo della ferrovia. La semplice vicinanza alla città consente alle forze russe di colpire treni e veicoli con artiglieria, mortai e droni, rendendo di fatto inutilizzabile l’hub ferroviario. È altamente probabile che le operazioni ferroviarie nella città siano già state sospese a causa di questi rischi.

L’importanza di Pokrovsk si estende oltre i suoi collegamenti ferroviari: la città è anche situata in un importante snodo stradale, svolgendo un ruolo simile alle ferrovie nel trasporto e nella distribuzione di rifornimenti lungo l’intera linea del fronte.

La strada che collega Pokrovsk a Kostyantynivka è da tempo un obiettivo degli sforzi offensivi russi. Tagliare questa strada complicherebbe il rifornimento delle truppe impegnate nel settore Bakhmut-Horlivka.

La potenziale perdita di Pokrovsk rappresenta una seria minaccia operativa per la logistica dell’intera regione, interrompendo le linee di rifornimento da Vuhledar a sud a Horlivka a nord. La perdita sia della strada che della ferrovia esacerberebbe la situazione per le forze ucraine nel Donbass, portando alla potenziale perdita di Kurakhove, Vuhledar e aree sia a sud che a nord di Toretsk.

Un’altra preoccupazione significativa è l’aspetto politico: Pokrovsk si trova a poco più di 20 chilometri dal confine amministrativo dell’oblast di Dnipropetrovsk. Dato che le forze russe sono rientrate nell’oblast di Kharkiv da nord nel maggio 2024, ci sono poche ragioni per credere che Putin abbia intenzione di fermarsi ai confini amministrativi degli oblast di Donetsk e Luhansk.

Se Pokrovsk cadesse, le forze russe incontrerebbero ostacoli minimi nell’avanzare verso Dnipro, estendendo potenzialmente il loro controllo in un’altra regione amministrativa dell’Ucraina e ampliando l’elenco degli oblast occupati.

 

La rapida avanzata della Russia nel Donbass non è ostacolata dall’invasione ucraina dell’Oblast di Kursk

Dalla caduta di Avdiivka, le forze russe sono avanzate di oltre 25 chilometri verso ovest nel territorio ucraino. La preoccupazione non riguarda le perdite territoriali ma il ritmo con cui le forze russe si stanno muovendo attraverso le aree fortificate.

A partire da luglio, l’avanzata dei russi in questa regione si è accelerata, consentendo loro di aggirare le molteplici linee difensive che l’Ucraina ha costruito frettolosamente dopo la caduta di Avdiivka.

Difese ucraine Donbas – Mappa del gruppo Black Bird delle difese ucraine nell’area di Pokrovsk. (Utilizzata con autorizzazione)

Il gruppo OSINT finlandese Black Bird ha mappato le difese ucraine visibili tramite immagini satellitari, aiutando a visualizzare la situazione. Come si vede sulla loro mappa, le forze russe si sono spostate oltre diverse posizioni difensive e, con il pieno controllo di Novohrodivka, rimane solo una linea difensiva prima di raggiungere la periferia di Pokrovsk stessa.

L’analisi delle immagini satellitari delle posizioni conquistate mostra prove di bombardamenti di artiglieria, sebbene non così estesi come in altre aree della prima linea. Ciò suggerisce probabilmente che le truppe ucraine nella direzione di Pokrovsk sono state costrette a ritirarsi più volte, non avendo forze e risorse sufficienti per organizzare una difesa organizzata.

Sebbene ci siano state molte discussioni e preoccupazioni sulla mancanza di fortificazioni dietro Avdiivka, che sono del tutto valide, il problema principale rimane la carenza di truppe e reparti disponibili per difendere quelle posizioni. Non importa quanto siano ben costruite o numerose le difese, se sono dotate solo del 10-20% della capacità di truppe necessaria, non sorprende che le forze russe siano in grado di sopraffarle così rapidamente.

In genere, in situazioni come questa, sia l’Ucraina che la Russia schierano forze aggiuntive per stabilizzare il settore  problematico della prima linea. Ciò spesso comporta il ritiro di uno o più battaglioni da settori più tranquilli e il loro reindirizzamento verso aree più critiche. Tuttavia, dopo che l’Ucraina è stata costretta a ridistribuire le sue risorse nell’oblast di Kharkiv e poi a Sumy per l’operazione a Kursk, il numero di reparti disponibili per tali sforzi di stabilizzazione è stato notevolmente ridotto.

Di conseguenza, l’Ucraina non è stata in grado di stabilizzare questa sezione della linea del fronte, proprio come in altre aree come Toretsk e New York, dove le forze ucraine hanno dovuto affrontare sfide significative e sono state costrette a ritirarsi.

 

La caduta di Pokrovsk è imminente?

Ciò significa che Pokrovsk è sicuramente persa? No, ma la probabilità di un simile risultato continua a crescere, dato l’equilibrio delle forze sul campo e la potenza di fuoco russa concentrata nell’area di Pokrovsk. Nonostante i tentativi ucraini di distogliere le forze russe da Pokrovsk con l’incursione a Kursk, la leadership russa rimane riluttante a ridistribuire un numero significativo di forze da questo fronte, anche a scapito di costi politici e reputazionali.

È fondamentale che le forze ucraine impediscano una rapida e facile presa di Pokrovsk, poiché ciò potrebbe far guadagnare all’Ucraina il tempo necessario per organizzare una difesa oltre l’area di Pokrovsk, un’opportunità persa in una situazione simile ad Avdiivka. Se la Russia esaurisse le sue forze per catturare Pokrovsk, potrebbe non avere le risorse o il morale per avanzare ulteriormente.

Inoltre, l’Ucraina ha dimostrato una capacità di contrattacchi improvvisi ed efficaci contro nemici sovraestesi, un approccio che si è dimostrato efficace data la maggiore mobilità delle forze ucraine e l’approccio più decentrato rispetto alle forze russe.

La leadership ucraina ha diverse opzioni per stabilizzare la linea, tra cui schierare brigate di nuova formazione, riposizionare le forze dalle aree di Kursk e Kharkiv o ritirare battaglioni da fronti più stabili. Resta da vedere se il comando ucraino adotterà queste misure ma tale scenario non può essere escluso.

Ad oggi, la situazione intorno a Pokrovsk è terribile e pericolosa, con il la possibilità che si determini una grave catastrofe operativa se la città venisse perduta.

 

Foto e mappe: Euromaidan Press, TASS, Ministero Difesa Ucraino, 27a Brig. Mecc. ucraina e Ministero Difesa Russo

 

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