L'esibizione del Sukhoi Su-35 in Cina

Lo sforzo dei russi al fine di procedere alla tanto attesa vendita dei Su-35 in Cina procede senza sosta. In occasione dell’International Airshow China 2014 svoltosi a Zhuhai dall’11 al 16 novembre il caccia russo ha esibito i muscoli in occasione della prima giornata della rassegna: nelle mani del Pilota collaudatore Sergey Bogdan la versione aggiornata del Flanker ha stupito il pubblico e le autorità per una serie di acrobazie estreme.

Ma i media locali hanno certamente dato più risalto alla visita avvenuta il giorno dopo da parte del Vice Presidente della Repubblica Popolare Cinese Li Yuanchao, che ha personalmente provveduto a vedere da vicino il nuovo caccia russo Su-35.”Voglio dare rilievo ai motori [del Su-35], alla supermanovrabilità dell’aereo e alla presenza di un’avionica moderna” – ha riferito ai giornalisti Li Yuanchao dopo aver ispezionato l’aereo e il cockpit del Su-35.

Il caccia russo ha fatto insomma un’ottima impressione a detta dello stesso Yuanchao.Tuttavia, secondo la stampa americana, l’accordo in questione è di la da venire per due distinti motivi: la Russia vorrebbe vendere non meno di 48 caccia (la Cina arriverebbe a comprarne non più di 24 esemplari) e inoltre, secondo fonti americane, ci sarebbero forti preoccupazioni (più volte smentite invece dai vertici russi)  sul fatto che la Cina potrebbe essere interessata ad acquistare dei caccia Su-35 esclusivamente per via dei suoi motori AL-41F1S.

Con l’acquisto di un certo numero di esemplari di Su-35 e di motori AL-41FS Pechino guadagnerebbe così l’accesso alla tecnologie chiave che consentirebbero di replicare dei motori simili per il proprio caccia J-20 Mighty Dragon.

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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