Presentato a Udine il libro sui 75 anni della Brigata Julia

 

Non è soltanto lunga ma anche intensa e gloriosa, la storia della brigata alpina Julia. E i suoi primi 75 anni sono diventati un libro, “La Julia e i suoi alpini da 75 anni nella storia”, realizzato in forma di fumetto da Marco Trecalli, con una documentata introduzione storica del giornalista Pierluigi Franco e presentato a Udine il 25 settembre.

La novità editoriale è stata presentata stasera in un’affollata sala conferenze della Fondazione Friuli di via Gemona a Udine, alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin.

“Quello tra gli alpini e il Friuli Venezia Giulia – ha commentato Bordin a margine della presentazione – è un legame davvero indissolubile, cementato da migliaia di esperienze individuali e da momenti collettivi particolarmente significativi, come il fondamentale impegno nella ricostruzione post-terremoto”. “Ancora oggi – ha ricordato il presidente della massima Assemblea legislativa regionale – le nostre genti si identificano negli alpini, nelle loro missioni in giro per il mondo ma anche nel loro impegno quotidiano sul territorio, dove sono essenziali per la riuscita di molte manifestazioni”.

Tutto questo patrimonio “va trasmesso alle giovani generazioni – ha concluso Bordin – e un libro a fumetti è probabilmente il modo migliore per mettere in evidenza la storia e i valori della brigata Julia”.

L’obiettivo dunque è proprio “avvicinare il pubblico più giovane”, è stato detto anche nel corso della serata dagli autori e dal generale Franco Del Favero, oggi al comando della brigata Julia. Ma il fumetto è anche un modo per condensare in modo sintetico i momenti-cardine di un reparto che ha alle spalle la tradizione della Divisione Julia, la seconda guerra mondiale e le campagne di Grecia e di Russia.

Tutti questi eventi vengono raccontati nelle tavole realizzate da Trecalli, un fumettista che da molti anni si confronta con la storia militare. Ma ampio spazio viene dedicato ovviamente anche al dopoguerra – “quando gli alpini reduci di Russia contribuirono alla ricostruzione di un grande Paese”, come ha ricordato tra gli applausi il generale Del Favero -, alla questione di Trieste, agli anni della guerra fredda tornati in qualche modo di attualità e alla straordinaria mobilitazione degli alpini nel post-terremoto del 1976 in Friuli.

“Il commissario Zamberletti disse a quei tempi che la popolazione si fidava poco dei politici – ha ricordato Del Favero – e l’unico modo per risultare credibili di fronte alla gente era di mettere in campo gli ufficiali degli alpini, e in casi estremi il comandante della Julia e l’arcivescovo di Udine”.

L’incontro-dibattito, moderato dal giornalista Gianandrea Gaiani, ha ripreso anche il tema del passaggio dalla leva al professionismo, dal reclutamento regionale a quello nazionale, con alpini che oggi provengono da ogni latitudine d’Italia. Anche l’introduzione del personale femminile, accolta all’inizio con un pizzico di scetticismo e curiosità, “ha arricchito in modo significativo i reparti”, ha spiegato ancora il comandante. Ripercorse anche le missioni internazionali di peacekeeping e in particolare l’esperienza della Julia in Afghanistan.

Quanto al futuro, secondo Del Favero bisognerebbe “tornare a portare i giovani soldati in montagna, che è la migliore palestra per addestrarsi. Lì un comandante deve ragionare su molteplici e diversi piani. Per essere moderni, gli alpini dovrebbero in definitiva tornare a operare come nel passato”.

Al termine della presentazione è stata inaugurata la mostra fotografica che ripercorre – sempre a Udine, alla galleria Tina Modotti di via Paolo Sarpi – i primi 75 anni della brigata Julia.

Venerdì 27 settembre presso il chiostro cinquecentesco della caserma “Di Prampero”, sede storica del Comando della Brigata Alpina Julia, il generale Del Favero ha ceduto il comando della brigata generale Francesco Maioriello con il suggestivo “passaggio della picozza” portata simbolicamente dal Sottufficiale di Corpo della Julia, 1° Luogotenente Igor Pizzolato, alla presenza del comandante delle Truppe Alpine generale di corpo d’armata Michele Risi, che nel recente passato ha guidato la Brigata Julia.

(con fonti comunicati Regione Friuli ed Esercito Italiano)

 

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