Paracadutisti “contro” granatieri: addestramento realistico a Monte Romano

 

Si è concluso un intenso ciclo addestrativo che ha visto impegnato il 183° reggimento paracadutisti “Nembo” per tutto il mese di settembre presso l’area addestrativa di Monte Romano (VT), in un’attività mirata alla verifica delle capacità, del livello di prontezza e di amalgama tra le componenti del reggimento e quelle in rinforzo (augmentees).

In particolare, in una prima parte della finestra addestrativa, il “Nembo” ha svolto atti tattici di livello complesso minore in uno scenario a partiti contrapposti nell’ambito delle attività coordinate dal Centro di Addestramento Tattico (CAT) di Monte Romano.

Questa parte dell’esercitazione ha permesso al reparto di confrontarsi con reali Opposing Force, tratte dalla Brigata “Granatieri di Sardegna”, all’interno di un contesto caratterizzato da un realismo addestrativo significativo, grazie alle potenzialità espresse dai Sistemi Integrati per l’Addestramento Terrestre (SIAT) messi a disposizione dal CAT.

La progressione addestrativa si è sviluppata partendo dalla condotta di Moduli Operativi di Base (MOB) ed è culminata con la condotta di un’operazione offensiva di livello Gruppo Tattico pluriarma a seguito di aviolancio, di un’aliquota di forze, da elicottero CH-47 Chinook.

Nelle varie fasi dell’esercitazione sono state condotte attività di tiro con armi portatili e di reparto, Counter – Improvised Explosive Device (C-IED), Crowd and Riot Control (CRC), Metodo di Combattimento Militare (MCM), Force Protection, Basic Life Support (BLS), procedure di comunicazione radio, Emergency – Close Air Support (E-CAS) e Personnel Recovery.

Per l’attività sono stati integrati al 183° assetti del 8° reggimento genio guastatori paracadutisti “Folgore”, del reggimento “Savoia Cavalleria” (3°), del 7° reggimento CIMIC, del 11° reggimento trasmissioni, del 28° reggimento “Pavia”, del 1° reggimento aviazione dell’Esercito “Antares”, per un totale di circa 350 militari esercitati.

​Il 183° “Nembo” e gli assetti impegnati si sono dimostrati pienamente aderenti alle possibilità d’impiego della Brigata paracadutisti “Folgore” quale strumento a disposizione dell’Esercito Italiano in grado di assicurare altissima prontezza e capacità di risposta in situazioni di crisi, che richiedono di saper operare in tutti gli ambiti di confronto.

Fonte: comunicato Brigata P. Folgore

 

Gianandrea GaianiVedi tutti gli articoli

Giornalista bolognese, laureato in Storia Contemporanea, dal 1988 si occupa di analisi storico-strategiche, studio dei conflitti e reportage dai teatri di guerra. Dal 1991 al 2014 ha seguito sul campo i conflitti nei Balcani, Somalia, Iraq, Afghanistan, Sahara Occidentale, Mozambico e Sahel. Dal febbraio 2000 dirige Analisi Difesa. Ha collaborato o collabora con quotidiani e settimanali, università e istituti di formazione militari ed è opinionista per reti TV e radiofoniche. Ha scritto diversi libri tra cui "Iraq Afghanistan, guerre di pace italiane", “Immigrazione, la grande farsa umanitaria” e "L'ultima guerra contro l’Europa". Presso il Ministero dell’Interno ha ricoperto dal 2018 l’incarico di Consigliere per le politiche di sicurezza di due ministri e un sottosegretario.

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