Anche la Svizzera aderisce all’European Sky Shield (ESSI)
La Svizzera è divenuta la 21a nazione europea ad aver aderito alla European Sky Shield Initiative (ESSI), varata e sostenuta dalla Germania a cui aderiscono 19 nazioni NATO e le neutrali Austria e Svizzera. Lo ha reso noto il 18 ottobre un comunicato di Armasuisse (il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport) che riproduciamo qui sotto.
Dopo che gli Stati membri dell’iniziativa European Sky Shield (ESSI) hanno approvato la domanda di adesione della Svizzera, il 17 ottobre 2024 il capo dell’armamento Urs Loher ha firmato sia il MoU che la dichiarazione di adesione unilaterale elvetica. Con ciò la Svizzera diventa il 15o Stato membro dell’ESSI.
Il 10 aprile 2024 il Consiglio federale ha deciso l’adesione all’ESSI e ha autorizzato il DDPS a firmare l’ESSI Cooperative Procurement Framework Memorandum of Understanding (MoU) nonché la dichiarazione di adesione unilaterale supplementare della Svizzera. Dopo che anche le Commissioni della politica estera e della politica di sicurezza hanno acconsentito all’accordo, il DDPS ha avviato il processo di adesione l’8 luglio 2024 con la firma della relativa domanda da parte del capo dell’armamento Urs Loher.
Gli Stati membri dell’ESSI hanno approvato l’adesione della Svizzera senza riserve in una successiva consultazione. Dopodiché, il capo dell’armamento Urs Loher ha firmato sia il MoU che la dichiarazione di adesione unilaterale supplementare elvetica il 17 ottobre 2024.
Il MoU come base per gli accordi programmatici
Con la partecipazione all’iniziativa ESSI, la Svizzera amplia le proprie opportunità di cooperazione internazionale: l’ESSI consente un miglior coordinamento dei progetti di acquisto, della formazione e degli aspetti logistici nel campo della difesa terra-aria (DTA). Nel MoU vengono stabilite le disposizioni generali in base alle quali gli Stati membri attuano i progetti e i programmi per l’acquisto cooperativo di sistemi DTA nel quadro dell’ESSI e possono confrontarsi sulle possibilità esistenti in ulteriori settori di collaborazione.
In qualità di Stato partecipante all’ESSI, nel quadro del MoU la Svizzera può ora stipulare accordi programmatici separati per singoli progetti e programmi. In primo piano vi è innanzitutto il sistema di difesa terra-aria a media gittata, mentre in futuro vi saranno anche interessanti possibilità di collaborazione nel campo dei sistemi di difesa terra-aria a corta e lunga gittata.
L’ESSI è compatibile con la neutralità svizzera
La firma della dichiarazione di adesione al MoU non dà vita ad alcun obbligo. Anche dopo aver firmato, la Svizzera deciderà liberamente se e in che misura partecipare all’ESSI e quali sistemi acquistare. Come già avvenuto in occasione della firma della dichiarazione di intenti a luglio 2023, in cui la Svizzera e l’Austria avevano illustrato le proprie riserve in materia di diritto della neutralità in una dichiarazione supplementare, anche firmando il MoU la Svizzera ha ribadito le proprie riserve con un’ulteriore dichiarazione di adesione unilaterale pubblica.
Tale documento rimanda in particolare alla clausola di sospensione del MoU che consente alla Svizzera, in virtù della propria neutralità, di ritirarsi dalla cooperazione qualora un membro dell’iniziativa diventi parte di un conflitto armato internazionale.
L’adesione di Berna alla European Sky Shield Initiative apre la strada all’acquisizione del sistema missilistico mobile per la difesa aerea a medio raggio IRIS-T SLM prodotto da Diehl Defence, unico contendente in gara dopo il ritiro della norvegese Kongsberg che proponeva il sistema NASAMS.
Del resto la ESSI è stata varata dalla Germania che prevede una difesa aerea su tre livelli e altrettanti sistemi missilistici: l’israeliano Arrow 3 per la difesa contro i missili balistici, lo statunitense Patriot per la Difesa a lungo raggio e il tedesco IRIS-T per quella a corto/medio raggio.
La Svizzera ha già ordinato negli Stati Uniti il sistema Patriot (insieme al velivolo da combattimento F-35A) nell’ambito del Programma AIR2030, con consegne a partire dal 2026 per i missili nella versione PAC-2 GEM-T e con consegne nel 2029 nella versione PAC-3 MSE.
L’ampliamento delle nazioni aderenti alla ESSI sottrae quote di mercato potenziale all’unico sistema di difesa antiaerea e antimissile europeo, l’italo-francese SAMP/T prodotto da EUROSAM (Thales, MBDA France e MBDA Italia) l con missili Aster 30 che nel più recente sviluppo sono efficaci anche contro i missili balistici.
Foto Bundeswehr, Diehl Defence, NATO e Ministero Difesa Ucraino
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