A Rostock un nuovo comando navale tedesco (multinazionale) per il Baltico
Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha inaugurato il 21 ottobre un nuovo quartier generale della Marina tedesca a Rostock nell’ambito dello sforzo della NATO per rafforzare la propria preparazione di difesa nella regione del Mar Baltico.
Il nuovo quartier generale svolgerà un “ruolo cruciale nel proteggere gli interessi degli Stati della Nato contro l’aggressione, soprattutto data la loro vicinanza alla Russia“, ha affermato il ministro tedesco. La CTF Baltic (Combined Task Force Baltic) è un comando nazionale con la partecipazione di altri stati alleati: sdarà guidato da un ammiraglio tedesco e il suo vice sarà un ammiraglio polacco e un capo di stato maggiore svedese con rotazione ogni 4 anni e personale fornito anche da Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Regno Unito, Italia, Lettonia, Lituania, Olanda, Polonia e Svezia.
Il quartier generale avrà assegnati 180 militari incrementabili fino a 240 in caso di crisi o conflitto. Nel suo discorso a Rostock, Pistorius ha sottolineato che “l’aggressione russa” si manifesta in diversi modi, ad esempio con attacchi ibridi o informatici. Tali attacchi dovrebbero “sfocare il confine tra guerra e pace. Mirano a destabilizzare la sicurezza europea, minare la fiducia e acquisire influenza”.
“Dobbiamo assicurarci che Putin non la faccia franca”, ha detto Pistorius riferendosi al presidente russo, aggiungendo che “dobbiamo difenderci e fare tutto il possibile per sostenere i nostri partner sul fianco orientale della NATO”.
Pistorius ha sottolineato l’importanza strategica del Mar Baltico, descrivendolo come “molto più di una semplice via d’acqua. È un corridoio vitale per il commercio, la mobilità militare e la sicurezza energetica. Questa regione è una linea strategica nella difesa collettiva contro le minacce in evoluzione“, ha spiegato il ministro, aggiungendo che l’importanza del Baltico è aumentata significativamente dopo l’inizio della guerra della Russia contro l’Ucraina.
Il nuovo quartier generale, tedesco ma multinazionale, si occuperà di migliorare l’integrazione e l’interoperabilità delle componenti navali dei nuovi membri della NATO Finlandia e Svezia, della pianificazione di esercitazioni congiunte con nazioni partner e della preparazione di operazioni di difesa collettiva.
La risposta di Mosca non si è fatta attendere. L’ambasciatore tedesco Alexander Graf Lambsdorff è stato convocato al ministero degli Esteri russo che ha presentato una “forte protesta” in relazione alla creazione “su iniziativa di Berlino” della CTF Baltic a Rostock.
All’ambasciatore “è stato fatto notare che l’iniziativa delle autorità tedesche è una continuazione del corso di revisione strisciante dei risultati della Seconda Guerra mondiale e della militarizzazione del Paese”, ha comunicato in una nota il ministero degli Esteri russo, aggiungendo che “Washington, Bruxelles e Berlino devono essere consapevoli che l’espansione delle infrastrutture militari della NATO nel territorio dell’ex Germania Est avrà le conseguenze più negative e non rimarrà senza una risposta adeguata da parte russa”.
Per Berlino la CTF Baltic non viola alcuna disposizione del Trattato sullo status finale della Germania, siglato nel 1990 dopo la riunificazione. Un portavoce del ministero degli Esteri tedesco ”ha chiaramente negato che il trattato 2+4 (che vieta lo stazionamento di truppe NATO nella Germania orientale) sia stato violato dal governo federale”.
Nel nuovo comando militare non sono stanziate truppe della NATO e quindi Berlino nega sia stato violato il Trattato cosiddetto “2+4”, che vide Germania Ovest, Germania Est e le 4 potenze occupanti vincitrici della Seconda guerra mondiale accordarsi per il ritiro delle forze di queste ultime in seguito alla riunificazione tedesca e l’impegno a non schierare forze della NATO sul territorio appartenuto alla Germania Orientale.
Foto Bundeswehr
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