Primo cliente straniero per il “drone-kamikaze” russo KUB-E
Il drone kamikaze (loitering munition) russo KUB-E sviluppato da ZALA , azienda controllata da Kalashnikov Concern (Gruppo Kalashnikov), progettato per missioni di attacco contro obiettivi leggeri o infrastrutture, è stato recentemente esportato per la prima volta.
La destinazione precisa non è stata rivelata pubblicamente, anche se tra i paesi papabili potrebbe rientrare persino il Brasile, che lo scorso anno ha reso noto di valutare le munizioni circuitanti russe.
« Kalashnikov Concern – si legge in un messaggio dell’azienda – fornirà munizioni guidate KUB-E a un cliente straniero come parte del primo contratto di esportazione firmato dalla JSC Rosoboronexport. Il sistema d’arma ha già un’esperienza significativa e ampiamente collaudata nell’utilizzo in combattimento, confermata in condizioni reali nella cosiddetta “Operazione Militare Speciale.»
Il KUB-E ha già suscitato interesse internazionale sin dalla sua presentazione all’IDEX nel 2019, e ora, con la concessione della licenza di esportazione, sembra essere destinato a mercati specifici, soprattutto in Paesi interessati a potenziare capacità di attacco a basso costo e ad alto impatto tattico.
Alla fine dello scorso anno è stato riferito inoltre per la prima volta che i droni “KUB” modernizzati e dotati di una testata di maggiore potenza eranoi stati inviati alle truppe russe impegnate nel conflitto contro le truppe di Kiev come hanno evidenziato anche numerosi video provenienti dai fronti bellici .
«KUB-E ha superato le prove statali a novembre 2021 e la decisione di consegnare i prodotti KUB ai clienti è stata presa nel 2022. Le capacità produttive a disposizione di Kalashnikov Concern – ha riferito infine a tal proposito l’azienda russa – soddisfano pienamente le esigenze dei clienti russi per questi prodotti e consentono l’esportazione di KUB senza interferire con l’adempimento dei contratti nazionali.»
Foto Kalashnikov Concern
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.