Londra rinuncerà alle Isole Chagos ma manterrà il controllo della base di Diego Garcia

 

Londra è fiduciosa che l’Amministrazione Trump che si insedierà alla Casa Bianca il 20 gennaio accetterà la controversa decisione del Regno Unito di cedere allo stato insulare di Mauritius le isole Chagos, arcipelago dell’Oceano Indiano sotto amministrazione britannica, sede della grande base aerea e logistica di Diego Garcia utilizzata anche dalle forze aeree statunitensi che qui vi hanno basato anche i bombardieri B-52H, B-1B e B-2 Spirit in occasione di tutte le crisi e i conflitti in Medio Oriente e Asia Centrale.

Nonostante le reazioni negative alla decisione di Londra espresse dal prossimo Segretario di Stato, Marco Rubio, il ministro degli Esteri britannico David Lammy ha insistito sul fatto che l’accordo riceverà il via libera da Trump.

“Sono molto fiducioso che quando la nuova amministrazione esaminerà i dettagli di questo accordo, lo sosterrà“, ha detto Lammy al New Statesman.

Donald Trump sa cosa significa un buon affare e questo è un buon affare. La cosa più importante di quell’accordo era proteggere la base navale e proteggere quella base navale ben oltre qualsiasi delle nostre vite. Ciò garantisce la sicurezza globale in molti, molti modi e certamente tiene quella parte importante dell’Oceano Indiano fuori gioco per i cinesi”.

Il Regno Unito ha accettato di cedere la sovranità delle isole Chagos a Mauritius, con un accordo annunciato in ottobre e definito un “momento fondamentale” dal governo di Londra come ha ricordato un articolo di Politico.

Il governo di Mauritius ne reclamava da tempo la restituzione sostenendo di essere stato costretto a cedere le isole Chagos in cambio della propria indipendenza dalla Gran Bretagna nel 1968. Più di 1.000 isolani sono stati espulsi con la forza su richiesta degli Stati Uniti e trasferiti a Mauritius.

In base all’accordo, Diego Garcia, l’isola che ospita la base militare anglo-americana (nell’immagine sotto), rimarrà sotto la giurisdizione del Regno Unito per almeno i prossimi 99 anni. Politico sottolinea che “i critici nel Regno Unito e negli Stati Uniti sostengono che la Gran Bretagna non aveva alcun obbligo di riconsegnare l’arcipelago e accusano il governo di aver commesso un grave errore che incoraggerà la Cina”.

Il mese scorso Rubio ha dichiarato sempre a Politico, che l’accordo rappresenta “una seria minaccia” per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e “minaccia la critica posizione militare degli Stati Uniti nella regione”.

Anche il leader del partito Reform UK, Nigel Farage, alleato britannico di Trump, ha espresso “assoluta ostilità” all’accordo definito un “enorme errore” firmarlo prima delle elezioni negli Stati Uniti.

Il 13 novembre il quotidiano britannico The Independent aveva rivelato che Donald Trump stava cercando supporto legale dal Pentagono per impedire la cessione britannica delle Isole Chagos a Mauritius, approvata invece dall’Amministrazione Biden.

Un funzionario del governo statunitense ha riferito al quotidiano: “Dopo aver letto un briefing, Trump ha chiesto al suo team di lavorare con il Pentagono per ottenere un parere legale. Ha espresso una posizione di principio per opporsi all’accordo se eletto, su consiglio del ministero della Difesa in base alla loro postura di sicurezza globale”.

Tale contenzioso si inserisce in un quadro più ampio di tensioni tra il team di Trump e il governo di Starmer, già in disaccordo su temi come il cambiamento climatico e il sostegno all’Ucraina.

Lo stesso giorno il ministro degli Esteri ombra (dell’opposizione), Priti Patel, ha dichiarato che il Partito conservatore “è contrario all’accordo che trasferisce la sovranità delle Isole Chagos alle Mauritius”. Un atto che, secondo Patel, mette in pericolo la sicurezza del Regno Unito, cedendo una risorsa strategica nell’Oceano Indiano dopo più di 200 anni di controllo britannico.

“E’ passato ormai un mese dall’annuncio del governo, ma siamo ancora all’oscuro riguardo a ciò che esattamente il governo ha concordato, e questo semplicemente non è accettabile”.

Solo dopo l’insediamento di Trump sarà chiaro se la diatriba tra Londra e Washington per le isole Chagos è solo di carattere politico dovuto alla vicinanza del governo laburista britannico all’Amministrazione Biden, o se davvero la cessione dell’arcipelago verrà interpretato come un ulteriore segnale di indebolimento della Gran Bretagna in un’area strategica come l’Oceano Indiano in cui la presenza navale cinese è in costante crescita.

Foto: CNN, BBC, US Navy, US DoD

 

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