L’Arabia Saudita vuole produrre l’UAV armato cinese Wing Loong 3
L’Arabia Saudita si conferma protagonista di una strategia di modernizzazione e diversificazione nel settore della difesa. La società saudita SERB (Saudi Estonian Research & Business Development) è in trattative con Aviation Industry Corporation of China (AVIC), gigante aerospaziale cinese, per avviare una collaborazione incentrata sui droni militari, con un focus particolare sul velivolo senza pilota Chengdu Wing Loong-3.
L’obiettivo principale delle negoziazioni è garantire un accordo di trasferimento di tecnologia (TOT) che consentirebbe all’Arabia Saudita di acquisire competenze avanzate nella produzione e nello sviluppo di UAV (Unmanned Aerial Vehicles).
La SERB, impegnata nello sviluppo di tecnologie avanzate per rafforzare le capacità di difesa saudite, sta negoziando con l’AVIC per ottenere non solo l’accesso al Chengdu Wing Loong-3 (video), ma anche per assicurarsi una collaborazione tecnica che vada oltre la semplice acquisizione di droni.
Il Wing Loong-3 è un UAV di nuova generazione, progettato per missioni a lungo raggio e dotato di capacità operative avanzate, tra cui l’impiego di armamenti ad alta precisione, sensori avanzati e sistemi di comunicazione di ultima generazione. Questo drone rappresenta una soluzione versatile, capace di operare in missioni di sorveglianza, ricognizione e attacchi mirati.
Il trasferimento tecnologico (TOT) è al centro delle discussioni, con l’intenzione di garantire alla SERB la capacità di produrre e manutenere autonomamente il Wing Loong-3, integrandolo con tecnologie locali. Questo rappresenterebbe un notevole passo avanti per il Regno saudita, che ambisce a ridurre la dipendenza dalle importazioni di armamenti e a sviluppare una propria industria della difesa tecnologicamente avanzata.
Secondo quanto riportato, le tecnologie su cui la SERB intende focalizzarsi comprendono:
- Sistemi di propulsione avanzata, per migliorare l’autonomia operativa dei droni
- Sistemi di sensori e comunicazione, cruciali per la ricognizione e il controllo remoto
- Tecnologie di armamento che includono sistemi di lancio di missili di precisione e gestione del carico utile
- Integrazione software e hardware, per personalizzare il drone secondo le esigenze operative saudite
L’acquisizione di queste tecnologie rappresenterebbe un passo strategico non solo per migliorare le capacità di difesa saudite, ma anche per inserirsi in un mercato globale sempre più competitivo nel settore degli UAV.
Dietro questa potenziale partnership si cela una strategia più ampia da parte dell’Arabia Saudita. Il Regno, nel quadro della Vision 2030, sta cercando di diversificare la propria economia e di sviluppare un’industria della difesa locale, con l’obiettivo di produrre internamente il 50% degli armamenti utilizzati entro il 2030. La collaborazione con l’AVIC consentirebbe di accelerare questo processo, sfruttando le competenze tecnologiche della Cina per rafforzare la base industriale saudita.
Inoltre, l’acquisizione di tecnologie UAV avanzate posizionerebbe il Regno tra i principali attori nel settore dei droni militari, aprendo opportunità per esportare sistemi avanzati ad altri paesi della regione e consolidando la sua influenza geopolitica.
Questa collaborazione tra Arabia Saudita e Cina evidenzia anche un allineamento strategico più ampio tra i due paesi. La Cina, con la sua Belt and Road Initiative, mira a rafforzare i legami economici e tecnologici con il Medio Oriente, mentre l’Arabia Saudita cerca di diversificare le proprie alleanze oltre i tradizionali partner occidentali, come gli Stati Uniti.
L’accordo con l’AVIC potrebbe segnare un’importante svolta in questo contesto, dimostrando la volontà saudita di adottare un approccio multipolare nelle sue relazioni internazionali e di perseguire un’autonomia strategica sempre maggiore.
Le trattative tra SERB e AVIC rappresentano un passaggio cruciale per l’Arabia Saudita, che cerca di evolvere da semplice acquirente di tecnologie a produttore e innovatore nel campo della difesa. Il Wing Loong-3 non è solo un drone, ma un delle ambizioni del Regno di diventare un attore tecnologico di primo piano sulla scena globale. Se l’accordo verrà finalizzato, potrebbe trasformare radicalmente il panorama della difesa saudita, consolidando il suo ruolo di leader nel settore UAV nella regione e oltre.
Giuseppe GaglianoVedi tutti gli articoli
Nel 2011 ha fondato il Network internazionale Cestudec (Centro studi strategici Carlo de Cristoforis) con sede a Como, con la finalità di studiare in una ottica realistica le dinamiche conflittuali delle relazioni internazionali ponendo l'enfasi sulla dimensione della intelligence e della geopolitica alla luce delle riflessioni di Christian Harbulot fondatore e direttore della Scuola di guerra economica (Ege). Gagliano ha pubblicato quattro saggi in francese sulla guerra economica e dieci saggi in italiano sulla geopolitica.