In Repubblica Centrafricana un monumento a Prigozhin e al Gruppo Wagner
Considerato in Occidente un criminale a capo di una banda di mercenari, Evgenij Prigozhin gode ancora di stima e considerazione in Russia (nonostante la rivolta del giugno 2023) ma è venerato come un eroe popolare nella Repubblica Centrafricana (RCA).
Al punto che nella capitale Bangui gli è stato dedicato un monumento in bronzo per i servigi resi alla stabilizzazione della nazione africana sconvolta dall’insurrezione delle milizie islamiche ex-Seleka.
La statua, che mostra Prigozhin con indosso un giubbotto antiproiettile, raffigura anche Dmitrij Utkin, il suo vice, anch’egli scomparso nel mai chiarito incidente aereo avvenuto il 23 agosto 2023: Prigozhin tiene in mano un walkie-talkie mentre Utkin impugna un fucile AK-47.
L’inaugurazione del monumento, celebrata alla presenza di diversi funzionari e alti ufficiali centrafricani, tra cui il ministro della Difesa, Rameau Claude Bireau e il capo di Stato maggiore delle Forze armate, rientra nelle attività previste dalle “relazioni bilaterali” tra la Repubblica Centrafricana e la Russia, si legge sul profilo Facebook della Polizia nazionale del Paese africano.
Prigozhin e Utkin sono morti in un incidente aereo le cui cause restano da chiarire a due mesi di distanza dalla tentata rivolta del Gruppo Wagner contro le autorità russe motivata, secondo quanto dichiarato dallo stesso Prigozhin dalle carenze mostrate dalla leadership militare di Mosca nel conflitto in Ucraina.
La popolarità riscossa da Prigozhin e dai suoi uomini in RCA è confermata dal fatto che da tempo le forze russe in Africa vengono indicate col nome di “Africa Corps” mentre nella RCA i contractors russi che affiancano le truppe locali vengono ancora chiamati Gruppo Wagner.
Il presidente Touadéra ha difeso la presenza russa e del Gruppo Wagner affermando un anno or sono alla BBC che “si diceva che l’80% del territorio fosse occupato da gruppi armati. Oggi, grazie a questa cooperazione, queste cifre sono completamente invertite”.
La rivolta è stata stroncata grazie alla presenza militare russa (contractors e consiglieri militari) anche se occasionalmente scoppiano ancora combattimenti tra i ribelli e l’esercito nazionale sostenuto dagli uomini del Gruppo Wagner.
A Bangui esisteva già da tempi un’altra statua dedicata al ruolo delle forze di Mosca raffigurante militari russi e centrafricani che, armi in pugno, proteggono una donna e i suoi figli (nelle foto sopra e sotto).
(con fonti, Polizia RCA, Agenzia Nova e BBC)
Foto: X, BBC e AFP
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