La Guerra Russo-Ucraina. Strategie e percezioni di un conflitto intraeuropeo
Dopo il successo del suo primo libro sulla Guerra russo-ucraina, L’esercito russo che non abbiamo studiato, l’autore prosegue il percorso di analisi del conflitto proponendo un’analisi aggiornata della sua evoluzione alla luce degli sviluppi più recenti.
Con un approccio approfondito e non riservato ai soli esperti, il nuovo testo offre una prospettiva critica dello strumento operativo russo, inteso come espressione della politica estera di Mosca, alla luce delle sue dottrine d’impiego e del suo potenziale industriale militare. Inoltre, oltre a fornire elementi di valutazione riguardanti le capacità operative delle forze armate di Kiev, il libro esamina il complesso panorama informativo della comunicazione strategica occidentale che coinvolge la Russia, l’Ucraina e i suoi alleati. Una risorsa indispensabile per chiunque desideri comprendere, in maniera approfondita e accessibile, una guerra che ha ridefinito gli equilibri geopolitici globali.
Con la Prefazione di Gianandrea Gaiani e l’Appendice di Andrea Giumetti.
Pubblichiamo qui sotto l’introduzione del libro.
Dal momento della pubblicazione del mio primo libro sulla Guerra russo-ucraina, L’esercito russo che non abbiamo studiato, il conflitto ha subito evoluzioni significative che vedono la Federazione russa prevalere decisamente sulle forze di Kiev su ogni settore del fronte. Sviluppi di tale portata, da ispirare un aggiornamento delle modalità di lettura aggiornate del conflitto per comprendere come Mosca, partita da una situazione di svantaggio sul campo di battaglia, sia ora molto vicina al conseguimento dell’obiettivo di conquistare la totalità della regione del Donbass (e forse non solo). Eventualità, questa, che imporrebbe all’Ucraina la partizione del proprio territorio considerata inevitabile dalla maggior parte dei commentatori internazionali.
Lo scopo del libro è sempre quello di offrire alle lettrici e ai lettori una comprensione, non per iniziati, delle caratteristiche dello strumento operativo russo contemporaneo quale espressione della politica estera di Mosca. Strumento che va “studiato” con una modalità di analisi propria dell’ambito professionale militare, e condivisibile con l’opinione pubblica, al fine di fornire una prospettiva critica su un argomento spesso commentato con strumenti interpretativi non adeguati. Il libro, purtroppo, non segna la conclusione del conflitto ma può contribuire, almeno questo è l’auspicio, a un dibattito maggiormente informato e consapevole della complessa realtà che lo caratterizza sul piano militare.
Il nuovo libro include numerosi aggiornamenti e aggiunte basate sull’osservazione e l’analisi di quasi tre anni di guerra, nonché dei riscontri e dei suggerimenti acquisiti nel corso del dialogo con il pubblico delle lettrici e dei lettori nell’anno appena trascorso, e comprende anche elementi di valutazione riguardanti le forze armate ucraine, quasi del tutto assenti nella precedente proposta editoriale.
Innanzitutto, è stata ampliata l’analisi della “battaglia delle percezioni”, molto importante per comprendere il ruolo delle informazioni e della comunicazione strategica nella guerra delle informazioni (Information Warfare) nel corso del conflitto. Si tratta dell’unico contesto del libro nel quale l’oggetto dell’analisi è focalizzato maggiormente sul cosiddetto “blocco occidentale”, più che sui russi. Questo perché non è certo un mistero che Mosca abbia sempre applicato in maniera spregiudicata la propaganda, la disinformazione, la manipolazione dei media e i cyberattacchi per sostenere la sua narrativa strategica e conseguire determinati effetti negli scenari dove opera. Ed esistono centinaia di studi, libri e tesi di ricerca universitaria dedicati a questo argomento.
Quello che è invece molto meno noto, e assolutamente poco studiato, riguarda le modalità del tutto inusuali con le quali l’Occidente ha sviluppato la propria information warfare, rivolta soprattutto al suo pubblico interno e il numero, e la tipologia degli attori coinvolti che sono entrati in gioco sin dai primi istanti dell’inizio della Operazione Militare Speciale. Per questo, il nuovo testo descrive anche la funzione ricoperta dall’intelligence da fonti aperte (open source intelligence (OSINT), dalle piattaforme di newsletter come Substack e dai cosiddetti milbloggers per la fruizione di analisi alternative a quelle fornite dal mainstream dell’informazione.
Dunque, il punto di partenza del libro è dedicato all’aspetto che, a mio parere, costituisce l’elemento di novità più significativo di questo conflitto, vale a dire l’abbondanza di informazioni e la loro gestione, con diverse finalità, da parte di una molteplicità di attori istituzionali e non istituzionali che hanno influito, e tuttora influiscono, sulla percezione che l’opinione pubblica ha del nostro oggetto di studio.
In secondo luogo, ho voluto approfondire, se pure sommariamente, l’evoluzione del pensiero militare russo dalla Guerra fredda ad oggi. Infatti, la capacità delle forze di Mosca di riscrivere completamente, guerra durante, il disegno operativo del conflitto e di modificare le modalità d’impiego delle unità che lo combattono, non si può improvvisare. E tale capacità è l’espressione della storia di un pensiero militare sviluppato nel, corso del tempo, nel contesto della competizione di Mosca con i suoi avversari occidentali.
Per quanto possa sembrare paradossale, nel conflitto ucraino stiamo assistendo all’applicazione di concetti e principi d’impiego delle forze maturati negli anni ’70 e ’80, adeguati allo sviluppo tecnologico degli ultimi anni. Quindi, la descrizione dell’esercito russo che la mia generazione di ufficiali ha studiato sin dall’ingresso in Accademia, è un’utile base di partenza per la comprensione di ciò che avviene sul campo di battaglia ucraino.
In terzo luogo, è stato ulteriormente approfondito l’aspetto delle origini concettuali dell’Operazione Militare Speciale mediante l’analisi della relazione tra l’impiego delle forze convenzionali russe e quelle non convenzionali, nel contesto della guerra cosiddetta “di nuova generazione” (New Generation Warfare), applicata con successo in Georgia, Siria, Crimea e Donbass prima dell’attuale conflitto in Ucraina.
Infatti, le modalità con le quali la Federazione russa ha previsto di impiegare le proprie forze armate per la presa di Kiev e delle città ucraine più importanti, prevedevano lo stesso uso limitato dell’hard power (vale a dire lo strumento militare convenzionale), determinante per conseguire gli obiettivi strategici russi nei citati scenari dove però erano state create le condizioni per permettere che poche migliaia di uomini fossero più che sufficienti per chiudere la partita, condizioni che evidentemente non si sono manifestate in Ucraina.
Tale analisi è di fondamentale importanza per comprendere le forti criticità riscontrate dall’esercito russo nel primo anno di guerra, ma anche gli obiettivi di politica estera che Mosca intendeva raggiungere con la guerra di nuova generazione e che rimangono tuttora prioritari. Primo fra tutti, il primato di Mosca nello spazio post-sovietico e il perseguimento di una più stretta integrazione tra le ex repubbliche sovietiche con la Russia come paese guida.
Inoltre, rispetto al precedente libro sono state aggiunte ulteriori sezioni ai capitoli dedicati alle analisi della forza d’invasione e della sua capacità di combattimento, il sostegno logistico a livello tattico e strategico, e al comando e controllo. I nuovi contenuti forniscono dati ed elementi di valutazione utili per completare il quadro delle modalità e degli strumenti con i quali l’esercito russo ha affrontato le sfide organizzative e logistiche del conflitto, adattando le proprie componenti operative e di sostegno, dalla produzione industriale alle strutture di comando.
Infine, il libro si conclude con il “racconto”, pure ampliato, del susseguirsi degli avvenimenti sul campo di battaglia aggiornato al momento di consegna del testo alla casa editrice (novembre 2024) e include anche una succinta analisi delle dinamiche che hanno causato il fallimento della controffensiva ucraina dell’estate-autunno del 2023. Qui l’idea è stata quella di consentire alle lettrici e ai lettori di valutare i fatti della guerra alla luce degli strumenti interpretativi forniti nei capitoli precedenti.
In questa occasione, desidero esprimere il mio sincero ringraziamento a Adolfo Morganti, Editore della casa editrice Il Cerchio, per aver sostenuto il nuovo progetto editoriale, a Gianandrea Gaiani, Direttore di Analisi Difesa, per aver nuovamente scritto la prefazione, e ad Andrea Giumetti, storico, giornalista e sovietista per l’appendice.
A Lucio Caracciolo, Direttore di Limes, Virgilio Ilari, Presidente della Società Italiana di Storia Militare, a Mirko Lapi, Presidente di OSINT Italia, al Generale Antonio Li Gobbi, e a Fabio Riggi, storico militare e saggista, la mia gratitudine e riconoscenza per aver condiviso pubblicamente il loro apprezzamento per il libro.
Uno studio competente ed essenziale per capire, fuori dalla propaganda, come funziona la macchina da guerra di Putin.
Lucio Caracciolo, Direttore di Limes.
Veramente un’analisi informata ed equilibrata, che dimostra quanto superficiali siano le valutazioni correnti sull’effettivo andamento della guerra russo-ucraina.
Virgilio Ilari, Storico e Presidente della Società Italiana di Storia Militare.
Un’opera di assoluto interesse per chiunque voglia approfondire le guerre cognitive e la strategia militare contemporanea, con un’attenzione particolare all’utilizzo dell’Open Source Intelligence (OSINT). L’approccio rigoroso ed esaustivo dell’autore, che si basa su una selezione accuratissima di informazioni acquisite tramite fonti pubbliche, rende questa lettura indispensabile per comprendere il complesso panorama della guerra delle informazioni nel conflitto ucraino, e il ruolo della comunicazione strategica durante i conflitti. Un libro da non perdere.
Mirko Lapi, Presidente di OSINT Italia.
In un contesto mediatico polarizzato, dove troppi commentatori si sono prestati a giustificare tesi precostituite, il nuovo libro del Generale Boni offre un’analisi approfondita delle Forze Armate russe, della loro dottrina e della loro evoluzione dopo la dissoluzione dell’URSS fattore, quest’ultimo, che l’Occidente ha forse osservato con una certa supponenza senza dedicarci la necessaria attenzione. Muovendo dalla descrizione dettagliata delle modalità militari dell’attacco russo all’Ucraina, il testo ne analizza l’evoluzione presentando una valutazione imparziale dei punti di forza e di debolezza di entrambi gli eserciti coinvolti nel conflitto. Un libro essenziale per comprendere a fondo le dinamiche militari e strategiche della Guerra russo- ucraina.
Generale Antonio Li Gobbi.
Una panoramica esaustiva ma, soprattutto, tecnicamente rigorosa e documentata di un conflitto di portata epocale, nella quale l’autore offre molteplici chiavi di lettura degli avvenimenti. Con un lavoro di approfondimento di assoluto rilievo le capacità delle forze armate della Federazione russa e ucraine vengono analizzate nel loro contesto storico e dottrinale, unitamente ai molteplici attori della comunicazione strategica che contribuiscono a formare differenti percezioni dell’andamento della guerra. Un’opera avvincente, da raccomandare a chiunque voglia approfondire il tema del conflitto russo-ucraino.
Fabio Riggi, storico militare e saggista.
Maurizio Boni, Generale di Corpo d’Armata dell’Esercito (ris.), è nato a Vicenza nel 1960. È stato il Vicecomandante del Corpo d’Armata di Reazione Rapida della NATO a guida inglese di Innsworth (Regno Unito), Capo di stato maggiore del Corpo d’Armata di Reazione Rapida della NATO a guida italiana di Solbiate Olona (Varese), nonché Capo Reparto Pianificazione e Politica Militare dell’Allied Joint Force Command di Lisbona.
Ha comandato la Brigata Pozzuolo del Friuli a Gorizia, l’Italian Joint Force Headquarters a Roma e il Centro Simulazione e Validazione dell’Esercito a Civitavecchia. È stato Capo Ufficio Dottrina e Addestramento dello Stato Maggiore dell’Esercito e Vice-Capo Reparto Operazioni del Comando Operativo di Vertice Interforze a Roma. Giornalista pubblicista, è opinionista di Analisi Difesa Web Magazine. E’ autore per Il Cerchio di L’Esercito russo che non abbiamo studiato – Le operazioni militari terrestri dell’Esercito della Federazione Russa in Ucraina (2023).
La Guerra Russo-Ucraina. Strategie e percezioni di un conflitto intraeuropeo
Autore: Maurizio Boni
Editore: Il Cerchio
Prezzo: 28,00 €
Pagine: 196.
Serie: I Saggi di Domus Europa.
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