L’intelligence polacca sotto inchiesta per Pegasus
da Guerre di Rete – newsletter di notizie cyber a cura di Carola Frediani
Piotr Pogonowski (nella foto), che ha diretto l’agenzia di sicurezza interna (ABW) della Polonia sotto l’amministrazione del partito Diritto e Giustizia (PiS) e attualmente è membro del consiglio di amministrazione della banca centrale, è stato arrestato dopo aver ignorato tre convocazioni da parte della commissione parlamentare d’inchiesta che sta indagando sui presunti abusi nell’uso dello spyware Pegasus, prodotto dalla società israeliana NSO, per spiare politici e oppositori sotto il precedente governo.
Il ministero della Giustizia della nuova amministrazione Tusk ha dichiarato l’anno scorso che almeno 578 persone, tra cui alcuni politici, sarebbero state spiate dopo che il governo del PiS aveva acquisito Pegasus nel 2017. Né il precedente governo né NSO hanno confermato l’acquisto del software.
Non è la prima volta che anche in Europa ci sono inchieste e audizioni sull’uso di Pegasus. Oltre alla commissione del Parlamento europeo che se n’è occupata (come abbiamo raccontato più volte su Guerre di Rete), in Spagna Paz Esteban, la direttrice del CNI, l’agenzia di intelligence nazionale, è stata licenziata nel 2022 in seguito alla rivelazione che Pegasus era stato usato internamente contro i politici separatisti catalani, e anche, separatamente, da una entità straniera contro il primo ministro Sanchez. Altre info su Notes from Poland.
Foto PAP
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