In Asia e Nord Africa le prospettive dell’export russo di elicotteri da combattimento

 

Il mercato globale degli elicotteri da combattimento è stimato nei prossimi 10 anni a 2,4 miliardi di dollari con la domanda principale proveniente da Europa, Medio Oriente e Nord Africa. Ma le gare fondamentali più attese dall’industria aerospaziale russa nel mercato degli elicotteri da combattimento allo stato attuale riguardano Bangladesh, Myanmar (Birmania) e Algeria.

Relativamente al Bangladesh si tratta di un primo acquisto: in lizza sono presenti il Mil Mi-28NE (di cui si parla di un fantomatico contratto dal 2022), l’AH-64E Apache statunitense, l’Eurocopter Tiger franco-tedesco e il turco TAI T-129B che sono considerati come parte del programma “Forces Goal 2030”. Tuttavia la crisi politica e il cambio di governo a Dacca hanno ritardato al momento la decisione.

Il Myanmar prevede invece un ampliamento della flotta dei Mil Mi-35P oggi consistente in otto esemplari, alcuni dei quali già revisionati nel 2021 dalla OJSC SPARK di San Pietroburgo e costantemente impegnati nella lotta ai ribelli e i militanti locali, anche se il numero esatto di velivoli che verranno acquistati non è stato ancora annunciato.

Anche per l’Algeria si tratta di un rinnovamento generale del parco elicotteri. Nonostante l’aggiornamento dei Mil Mi-24 alla versione Mk.II “Super Hind” realizzati su richiesta del Ministero della Difesa di Algeri nel 1999 dalla società sudafricana Advanced Technologies and Engineering (ATE).

Non è da escludere dunque un contratto più ampio per la sostituzione definitiva dei più vetusti “Hind” dalle file delle Forze Armate algerine.

Ricordiamo che il 26 dicembre 2013 JSC Rosoboronexport ha concluso un contratto con l’Algeria per la fornitura di 42 elicotteri Mil Mi-28NE “Havoc” dotati di doppio controllo. Di fatto il Paese nordafricano è diventato il terzo paese utilizzatore del Mi-28 e il secondo cliente straniero dopo l’Iraq che ne ha ordinati quindici esemplari nel 2012.

I Mi-28NE algerini sono equipaggiati con il radar sopra il mozzo del rotore H025E e sono dotati di doppio controllo simile alla modifica Mi-28UB; tutti gli elicotteri algerini hanno anche un nuovo sistema di difesa aerea “President-S”, nuove protezioni antipolvere dei motori, il lanciatore multiplo KAM 9S846 “Sagittarius” e missili guidati 9M342 “Igla-S” classe aria-aria.

Foto Rosoboronexport

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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