Stipendi più alti non fermano l’esodo dalle forze armate britanniche
Continua a ritmi elevati l’esodo del personale dalle Forze Armate britanniche nonostante un aumento di stipendio stabiliti dal governo laburista guidato da Keir Starmer.
Circa 15.000 militari hanno lasciato l’uniforme tra gennaio e ottobre 2024 esercito e di questi 7.778 sono considerati “deflusso volontario” ovvero hanno lasciato le Forze Armate di loro spontanea volontà mentre gli altri hanno lasciato i ranghi soprattutto per pensionamento.
Nello stesso periodo gli arruolamenti sono stati 12mila lasciando un gap di 3mila unità nelle forze armate di Sua Maestà già da diversi anni al minimo storico degli effettivi dal 1815, quando si conclusero le guerre napoleoniche. Anche nel 2023 il numero di militari usciti dai ranghi era stato superiore agli arruolamenti.
Di fatto in Gran Bretagna vi sono solo 2 militari ogni mille abitanti nonostante un aumento di stipendio del 6 percento stabilito dal governo proprio con l’obiettivo di frenare l’esodo.
Tuttavia solo il 32 percento dei militari afferma di essere soddisfatto dei propri stipendi, secondo un sondaggio pubblicato nel maggio scorso dal quotidiano The Telegraph in cui emergevano anche altri fattori oltre alle retribuzioni, quali cattive condizioni di vita e calo del morale delle truppe.
Un portavoce del MoD ha detto al giornale che “questo governo ha ereditato una crisi di reclutamento, con obiettivi mancati ogni anno negli ultimi 14 anni, e sta adottando misure decisive per fermare il declino a lungo termine dei numeri. Abbiamo concesso al personale il più grande aumento di stipendio degli ultimi decenni.
All’inizio del 2024 gli effettivi del British Army erano 75.983 che si prevede scenderanno a 73.000 entro il 2025.
Foto British Army
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