Mosca completa le consegne dei Su-30SME birmani
Secondo un comunicato stampa del capo di stato maggiore delle Forze Armate del Myanmar (Birmania), la locale Aeronautica Militare in occasione della consueta cerimonia annuale avvenuta lo scorso 15 dicembre presso la scuola di aviazione sita sulla Meiktila Shante Air Base di Mandalay, ha ricevuto nuove attrezzature aeree tra cui gli ultimi due (di sei) caccia Sukhoi Su-30SME ufficialmente entrati in funzione.
Ricordiamo che un accordo sulla fornitura di 6 caccia Su-30SME è stato raggiunto durante la visita dell’allora ministro della Difesa russo Sergei Shoigu in Myanmar tra il 20 e il 21 gennaio 2018. Il valore del contratto è stato stimato a circa 400 milioni di dollari.
I primi due caccia Sukhoi (identificativi “19 04” e “19 05”) sono arrivati in Myanmar nel luglio 2022 con la cerimonia ufficiale di accettazione che si è svolta il successivo 11 dicembre e che per inciso ha visto anche la presenza inedita di una coppia di elicotteri ASW Kamov Ka-28.
Le consegne del terzo e quarto esemplare di Su-30SME (identificativi “19 06” e “19 07”) sono avvenute un anno dopo, il 15 dicembre 2023. Benché non ufficialmente comunicato sembra sottinteso che i nuovi due caccia abbiano ricevuto gli identificativi “19 08” e “19 09”.
Ricordiamo che il caccia multiruolo Su-30SME è una versione da esportazione del nuovo Su-30SM presentato agli inizi del 2016 in occasione del Singapore Airshow. Rispetto al Su-30SM possiede un’avionica più semplificata per adattarsi alle esigenze dei clienti internazionali e può includere componenti avionici e sistemi radar diversi, compatibili con i paesi acquirenti.
È dotato di una versione modificata o meno avanzata del radar Bars-R, per ovvi motivi di esportazione. In merito all’armamento conserva molte delle capacità del Su-30SM ma può essere limitato in alcuni armamenti di punta a causa dei regolamenti sull’esportazione.
Il Su-30SME è destinato a paesi come il Myanmar e altri acquirenti internazionali interessati a caccia avanzati ma a un costo più accessibile rispetto ai Su-30SM o ad altri modelli di fascia più alta come il Su-35.
Foto: Ministero Difesa Myanmar
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.