L’Egitto ammoderna gli Abrams e ordina Hellfire e APKWS per gli elicotteri Apache
L’Esercito Egiziano punta ad ammodernare 555 carri armati M1A1 Abrams con uno stanziamento di 4,7 miliardi di dollari approvato il 20 dicembre scorso dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.
I tank verranno aggiornati allo standard M1A1SA acquisendo 555 kit AN/VAS-5B Driver Vision Enhancer (DVE-A), 555 mirini per mitragliere Thermal Imaging System (TIS), lanciagranate fumogene M250, motori AGT-1500; trasmissioni X-1100, pezzi di ricambio e attrezzature di supporto.
“L’Egitto è l’unico paese al mondo, oltre agli Stati Uniti, che produce l’M1A1 Abrams. Il programma di ristrutturazione egiziano contribuirà in modo significativo al flusso di componenti e parti dell’M1A1 dagli Stati Uniti, creando economie di scala e riducendo il prezzo unitario complessivo delle componenti dell’M1A1 per il Dipartimento della Difesa e altri partner di sicurezza statunitensi”, ha affermato la US Defence Security Cooperation Agency (DSCA).
Il contraente del carro armato M1A1SA sarà General Dynamics Land Systems e i lavori di ammodernamento verranno eseguiti in Egitto.
Il programma di aggiornamento degli Abrams potrebbe svilupparsi nell’arco di dieci anni e in futuro potrebbe riguardare l’intera flotta egiziani di Abrams composta da 1.130 carri armati che costituiscono l’ossatura delle forze corazzate del Cairo che dispongono (secondo il Military Balance) anche di 850 M-60A1/A3 oltre a una riserva di 500 T-62 e 840 T-54/55.
Inoltre, non è chiaro se l’Esercito del Cairo abbia realmente acquisito 34 tank russi T-80 alla fine degli anni ’90 e, nel 2018, 500 T-90 MS che avrebbero dovuto venire prodotti in Egitto.
Tra i nuovi programmi militari egiziani che coinvolgono gli Stati Uniti spicca la richiesta, resa nota dalla Defence Security Cooperation Agency (DSCA) statunitense, per missili Hellfire e razzi guidati da 70 mm per un valore di quasi 700 milioni di dollari.
Il 20 dicembre il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha approvato la possibile vendita all’Egitto di 2.183 missili aria-terra AGM-114R Hellfire per un valore di 630 milioni di dollari e di 543 Advanced Precision Kill Weapon Systems (APKWS) per un valore di 30 milioni di dollari.
Lockheed Martin fornirà i missili Hellfire mentre BAE Systems fornirà i razzi APKWS (nella foto sopra) .
L’AGM-114R Hellfire II (nella foto sotto) è entrato in servizio alla fine del 2012, utilizza un sistema di guida laser semi-attivo e una testata multiuso con una gittata massima di 8.000 metri. L’Hellfire II può essere impiegato in modo autonomo o con designazione remota, utilizzando il lock-on prima del lancio (LOBL) o il lock-on dopo il lancio (LOAL) per una maggiore sopravvivenza della piattaforma.
L’APKWS è un kit di guida laser semi-attivo sviluppato da BAE Systems che viene aggiunto ai razzi da 70 mm non guidati, trasformandoli in armi da attacco di precisione.
Entrambe le armi sembrano essere destinate alla flotta di elicotteri da combattimento di 46 AH-64D/E Apache ma l’Egitto dispone anche di aerei CoIn (contro-insurrezione) IOMAX AT-802 in grado di impiegare gli Hellfire mentre i razzi da 70 mm con kit APKWS possono venire impiegati da lanciarazzi imbarcati su diversi tipi di velivoli delle forze militari egiziane.
Foto: Esercito Egiziano, Bae Systems e Lockheed Martin
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