A Thales Alenia Space il contratto del satellite per l’esplorazione di Venere
Thales Alenia Space, Joint Venture tra Thales 67% e Leonardo 33%, ha siglato un contratto con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) del valore complessivo di 367 Milioni di Euro, per la fornitura di un satellite per la missione EnVision dell’ESA alla volta dei segreti di Venere.
L’orbiter di Envision imbarcherà 5 strumenti scientifici e uno strumento per esperimenti di Radio Scienza, che saranno forniti dalle agenzie nazionali che prendono parte a questa entusiasmante missione: l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), l’Agenzia spaziale americana (NASA) l’Agenzia spaziale francese (CNES), il centro per la ricerca spaziale e tecnologica tedesco (DLR) e il centro spaziale belga (BelSPO).
Venere e la Terra : due pianeti gemelli molto differenti
A circa 20 anni di distanza dal lancio della prima missione europea verso Venere (Venus Express), l’obiettivo di Envision, con lancio previsto nel 2031, è di esplorare questo pianeta con grande accuratezza e in modo sistematico a partire dal suo nucleo interno fino agli strati più alti della atmosfera, analizzandone l’interazione con la superficie. L’intento è di offrire una visione integrata di Venere, studiandone la storia, l’attività e il clima per cercare di meglio comprendere per quale motivo il pianeta “ gemello” della Terra così simile per dimensioni e distanza dal sole, sia oggi così diverso e inabitabile.
Thales Alenia Space, in qualità di primo contraente, sarà responsabile della progettazione e realizzazione dell’intero satellite e dell’integrazione a bordo dei 5 strumenti scientifici e dell’oscillatore per esperimenti di radio scienza.
“Ringrazio sinceramente l’Agenzia Spaziale Europea per la rinnovata fiducia verso la nostra azienda” – ha dichiarato Hervé Derrey, CEO di Thales Alenia Space – “Thales Alenia Space ha partecipato a missioni iconiche di esplorazione spaziale e di scienza interplanetarie in tutto il sistema solare, tra cui Marte con ExoMars, Mercurio con BepiColombo, il Sole con Solar Orbiter, asteroidi e comete con Rosetta-Philae, Saturno con Cassini-Huygens, e domani la Luna con Artemis, senza dimenticare Euclid che esplora l’energia oscura e la materia oscura per capire meglio l’origine dell’espansione accelerata dell’Universo. Questa nuova missione mozzafiato sarà un ulteriore passo per comprendere meglio i segreti più profondi di Venere, sottolineando in particolare le molte somiglianze e differenze che esistono tra la Terra e il pianeta Venere che si trova a 41 milioni di chilometri di distanza dal nostro”.
“Siamo estremamente orgogliosi di annunciare il nostro contributo alla missione Envision dell’ESA, a 20 anni dalla storica missione Venus Express. Questa nuova iniziativa, che segue le straordinarie missioni BepiColombo ed ExoMars 2016, rappresenta un traguardo significativo per l’industria nonché per la ricerca spaziale – ha dichiarato Giampiero Di Paolo, Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia, La missione Envision, coinvolgendo importanti partner internazionali, è un progetto ambizioso che ci aiuterà a svelare i misteri dell’evoluzione di Venere, un pianeta così simile alla Terra in molteplici aspetti, ma allo stesso tempo così diverso. Con la nostra esperienza e il nostro impegno, siamo determinati a supportare questa missione planetaria cruciale, che promette di ampliare le conoscenze del nostro sistema solare”.
“Siamo entusiasti di collaborare con Thales Alenia Space per questa nuova missione rivoluzionaria su Venere – ha dichiarato il Direttore Scientifico dell’ESA, Professoressa Carole Mundell – Nessun’altra missione ha mai tentato un’indagine così completa del nostro pianeta vicino e così incredibilmente inospitale. Envision risponderà a domande fondamentali su come un pianeta diventa abitabile – o il contrario.”
La fase di aerobreaking
L’entrata in orbita attorno a Venere includerà una fase di aerobraking di vari mesi, durante la quale l’orbita verrà progressivamente circolarizzata grazie all’attrito delle superfici del satellite con gli strati alti dell’atmosfera del pianeta. Si tratterà di una fase particolarmente delicata per la stabilità e l’alta temperatura del Satellite. Seguirà la fase di osservazione scientifica vera e propria, la cui durata prevista è di circa 6 anni venusiani, corrispondenti a 4 anni terrestri.
Thales Alenia Space, grazie alla sua consolidata esperienza in qualità di responsabile su missioni scientifiche complesse, per ultima Euclid, per questa missione si avvarrà in particolare dell’esperienza di aerobraking maturata su TGO della missione ExoMars 2016.
L’ESA ha contestualmente autorizzato la fase iniziale del programma che si concluderà a Maggio 2026 con la System PDR. In parallelo verrà completata la selezione del team industriale per la costruzione dei vari equipaggiamenti di bordo e l’autorizzazione completa a procedere con la Fase C/D è prevista a Giugno 2026.
Il ruolo di Thales Alenia Space
Il fine scientifico della missione, sostenuto dall’expertise manifatturiera di Thales Alenia Space, è reso possibile dai seguenti strumenti:
- VenSAR (Venus Synthetic Aperture Radar)
- VenSpec suite (suite di spettrometri) costituita da:
– VenSpec-H (High-Resolution Infrared Spectrometer)
– VenSpec-U (Ultraviolet Spectral Imager)
– VenSpec-M (Near-Infrared Mapping Spectrometer) e central control unit (CCU)
- Subsurface Radar Sounder (SRS)
- Master Reference Oscillator per Radio Science Experiment (RSE)
Per il satellite Thales Alenia Space in Italia, inoltre, ha preselezionato un Core Team industriale composto da OHB (DE), responsabile del sottosistema meccanico, termico, e di propulsione, e da Thales Alenia Space in Francia responsabile del sottosistema di AOCS e delle analisi di aerobraking.
La missione Envision
La missione EnVision è dedicata allo studio di Venere ed è stata scelta nel 2021 dal Comitato del Programma Scientifico dell’ESA come la quinta missione di classe Media nell’ambito del piano Cosmic Vision dell’Agenzia.
EnVision è una missione guidata dall’ESA in collaborazione con la NASA che fornisce il supporto del radar ad apertura sintetica (VenSAR) e della rete Deep Space per le fasi critiche di missione.
Fonte: comunicato Thales Alenia Space
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