Venti caduti statunitensi in Ucraina, 30 miliardi dalle Ue a Kiev nel 2025

 

Oltre una ventina di cittadini degli Stati Uniti sono dati per dispersi in combattimento in Ucraina: è quanto ha riportato la CNN in seguito a un’inchiesta sulla presenza degli americani nelle file dell’esercito ucraino. Secondo quanto riferito rete televisiva, almeno cinque corpi dei caduti non sono ancora stati recuperati, e negli ultimi sei mesi il numero delle perdite è aumentato in modo significativo dopo che Kiev ha aumentato il ricorso ai “foreign fighters” per colmare i vuoti nei ranghi del proprio esercito.

Secondo la CNN, si può ora affermare con certezza che i morti americani siano 20, ma nessuno conosce il numero esatto. I parenti dei mercenari lamentano il fatto che spesso non riescono a riavere indietro i loro corpi o ad annunciare ufficialmente la morte dei loro cari.

In autunno, due americani morirono nella zona di Pokrovsk e CNN cita la storia di un terzo mercenario che ebbe la fortuna di sopravvivere e di rientrare negli Stati Uniti. Il compito che stavano svolgendo aveva “limitate possibilità di successo”.

La loro unità cercò di respingere gli attacchi delle truppe russe, ma non ci riuscì. Gli americani, rendendosi conto dell’inutilità delle loro azioni, chiesero al comando il permesso di ritirarsi, ma gli fu negato, cosa che costò la vita a due mercenari e agli ucraini che mantenevano la linea di difesa insieme agli stranieri.

Un americano sopravvissuto, nome in codice “Redneck”, ritiene che i suoi commilitoni siano stati uccisi a causa di un comando incompetente che li ha mandati al massacro.  Il luogo in cui ciò è accaduto è ora controllato dalle truppe russe. Altri due casi noti sono la morte di un mercenario americano nella regione di Bryansk a novembre e nella regione di Sumy a marzo.

Storie simili di ordini di ripiegamenti negati dai comandi ucraini, sono del resto all’ordine del giorno e vengono rivelati da diversi ufficiali ucraini che ne parlano (protetti dall’anonimato) con la stampa anglo-sassone. Una prassi che impone l’inutile sacrificio di reparti già sconfitti o isolati oppure circondati dai russi.

La Finlandia ha annunciato il 31 gennaio il 27mo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina. I costi stimati per compensare il materiale inviato a Kiev dovrebbero essere di circa 198 milioni di euro, secondo le stime del ministero della Difesa. Il valore totale dei pacchetti consegnati dalla Finlandia all’Ucraina è salito complessivamente a 2,5 miliardi di euro. Per ragioni operative e per garantire la consegna sicura degli aiuti, il contenuto esatto, il metodo di consegna o il programma degli aiuti non saranno divulgati.

Il 30 gennaio la Svezia ha stanziato il più grande pacchetto di aiuti militari all’Ucraina dal 2022, del valore di 1,2 miliardi di dollari, come ha affermato il ministro della Difesa svedese Pal Jonson. “Questo è il 18° pacchetto di aiuti della Svezia all’Ucraina e il più grande pacchetto che la Svezia ha fornito all’Ucraina da febbraio 2022”, ha detto Jonson.

L’Unione Europea ha annunciato un sostanzioso pacchetto di aiuti finanziari a Kiev per il 2025. Come dichiarato dal Ministro delle Finanze ucraino, Serhiy Marchenko, durante la recente riunione del Consiglio economico e finanziario dell’UE (ECOFIN), l’Ucraina riceverà quest’anno 30,6 miliardi di euro di sostegno diretto al bilancio statale.

Questi fondi comprendono 18,1 miliardi di euro nell’ambito dell’iniziativa ERA del G7, finanziati grazie ai proventi dei beni russi congelati e 12,5 miliardi di euro attraverso lo strumento dell’Unione per il sostegno all’Ucraina. I fondi saranno utilizzati per sostenere le spese militari, garantire la stabilità macroeconomica e ricostruire le infrastrutture danneggiate dal conflitto.

Foto Ministero Difesa Ucraino

 

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