Putin cambia il vertice dell’agenzia spaziale Roscosmos
Il presidente russo Vladimir Putin ha licenziato Yuri Borisov dal suo incarico di direttore generale di Roscosmos. Lo ha riferito il canale Telegram del Cremlino citato dall’agenzia Tass. Dmitry Bakanov è stato nominato nuovo capo dell’Agenzia statale per le attività spaziali.
I relativi decreti presidenziali sono entrati in vigore ieri. Prima della sua nomina a Roscosmos, Bakanov, 39 anni, è stato viceministro dei Trasporti occupandosi in particolare di questioni di innovazione, tra cui il trasporto senza pilota. Prima di entrare al ministero dei Trasporti, Bakanov è stato a capo del sistema satellitare in orbita bassa Gonets dal 2011 al 2019.
Il programma Gonets per una costellazione per le comunicazioni derivata dai satelliti militari Strela, era stato partner di OneWeb, la rete di satelliti per le comunicazioni globali di Eutelsat da cui Mosca si era ritirata nel 2018, dopo che l’FSB (ex KGB, i servizi di sicurezza interni) ne aveva denunciato il rischio per la sicurezza nazionale.
“Lo staff del ministero dei trasporti della Russia si congratula con Dmitry Bakanov per la sua nomina a un’alta carica governativa. Lo ringraziamo per il suo efficace servizio a lungo termine nel ministero e per il suo significativo contributo al campo della digitalizzazione nei trasporti, finalizzato a migliorare l’efficienza del complesso dei trasporti del Paese. Auguriamo a Dmitry Bakanov ulteriore successo nel suo nuovo incarico, ottenendo risultati elevati a beneficio dell’industria spaziale russa”, si legge in una nota.
Borisov era a capo di Roscosmos dal 2022 in sostituzione di Dmitry Rogozin, già vicepresidente del governo della Federazione Russa e viceministro della Difesa.
Nell’agosto del 2023, sotto la gestione di Borisov, la sonda Luna-25 si era schiantata sulla superficie lunare in fase di atterraggio. Sempre sotto la sua direzione, Roscosmos ha dato il via allo sviluppo della nuova stazione spaziale in sostituzione della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) in cui Stati Uniti e Russia hanno collaborato strettamente e continuato a farlo anche dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte delle forze di Mosca. I primi due moduli della nuova stazione saranno messi in orbita nel 2027.
Borisov ha avvertito nel 2023 che la maggior parte delle apparecchiature russe sulla ISS era oltre la garanzia e che la stazione nel suo complesso si stava “avvicinando al traguardo della sua esistenza”. Nel dicembre 2023 i pubblici ministeri hanno accusato il vicedirettore dell’Agenzia e altri due funzionari di essersi appropriati indebitamente di circa 4,5 milioni di dollari.
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov ha affermato che la rimozione di Borisov “fa parte di una rotazione”.
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