Anche i tedeschi eliminavano i capi talebani
Le truppe tedesche in Afghanistan hanno compiuto azioni ben al di là del loro incarico ufficiale, mettendo a segno anche una serie di omicidi mirati. Lo scrive la popolare Bild, che cita documenti segreti della stessa Bundeswehr che sembrano così smentire anni di dure critiche rivolte al contingente tedesco di ISAF per la scarsa combattività e le regole d’ingaggio troppo morbide . Con oltre 5mila soldati inquadrati nella missione della Nato durante il suo massimo sviluppo, la Germania è stata il terzo contributore straniero in Afghanistan dietro Stati Uniti e Gran Bretagna. Alle truppe tedesche era stato assegnato il Comando regionale nord, una delle zone più tranquille del Paese. Dal 2002 la Bundeswehr ha perso 54 uomini in Afghanistan, 35 dei quali in combattimento.
Un anno fa i vertici militari tedeschi definirono la missione afghana “la più importante esperienza per le forze armate e la prima volta in cui, dalla Seconda guerra mondiale, siamo stati coinvolti in vere azioni di combattimento”.
Ora la Bild rivela documenti che dimostrano come i militari tedeschi sono andati a caccia dei nemici con eliminazioni mirate di leader talebani gestite da una cellula appositamente costituita all’interno del comando di Mazar-i-Sharif incaricata di raccogliere informazioni sui bersagli.
Un’azione strettamente coordinata con l’intelligence considerato che, spiega ancora la Bild, ad approvare le esecuzioni mirate sarebbero stati i servizi segreti (Bnd).
Eppure l’incarico ufficiale della Bundesweher era quello di assistere il governo di Kabul nella ricostituzione delle province del nord; esplicito anche il mandato del Bundestag che non permetteva ai propri soldati di combattere contro i talebani se non per difendersi al punto che in molti casi i militari tedeschi vennero criticati da alleati e autorità afghane perché non erano autorizzati a inseguire i talebani o ad aprire il fuoco per primi contro gli insorti.
Secondo il tabloid, invece, dal 2011 le truppe tedesche avrebbero anche fatto ampio ricorso all’uso dei droni e alle intercettazioni telefoniche per localizzare i leader talebani da eliminare.
(con fonte Il Velino)
foto Isaf/Bundeswehr
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