L’arsenale di Hamas

Il 14 dicembre scorso, a ventisette anni dalla sua fondazione, Hamas ha voluto fornire un’ampia panoramica del suo potenziale militare. In parata, lungo le vie di Gaza City, di fronte al gruppo dirigente e ai leader Ismail Haniyeh e Mousa Mohammed Abu Marzook, hanno sfilato le Brigate Izz al-Din al-Qassam, braccio armato del movimento islamico che dal 2007 controlla la Striscia da Gaza.

Più di duemila miliziani, a volto coperto e in uniforme da combattimento, hanno attraversato la città mostrando al mondo la vasta gamma di razzi, missili e di sistemi d’arma di cui dispongono. Immagini pubblicate dal quotidiano Daily Mail che rivelano la presenza di razzi J-90 e R-160, prodotti nelle officine di Gaza, di un missile etichettato “Qassam ??”, di un lanciamissili M-75 e di quello che sembra essere il razzo iraniano d’artiglieria Fajr-5 da 333 mm.

Hamas aveva annunciato l’esistenza dei razzi J-90 ed R-160 lo scorso luglio, durante l’operazione “Margine di protezione” lanciata dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF) per arginare il lancio di missili contro i suoi territori.

Anche se dotato di alette posteriori diverse, l’R-160 visto il 14 dicembre avrebbe lo stesso calibro 302 mm degli M-302 prodotti in Siria ed Iran, missili con gittata da 160 km che secondo il Mossad sarebbero stati contrabbandati dai gruppi armati che operano all’interno della Striscia di Gaza e che il 5 marzo 2014 erano stati rinvenuti dagli uomini dello Shayetet 13 (Forze speciali della Marina Militare israeliana) a bordo del Klos-C (foto a sinistra) , cargo battente bandiera panamense partito dal porto iraniano di Bander Abbas e diretto a Port Sudan, tappa obbligata il per traffico di armi destinato ad Hamas.

Più grande dell’R-160 è sembrato essere il missile etichettato “Qassam ??”, lungo circa 6.50 m e con un diametro di 425 mm, misure che, nel caso non fosse solo un becero tentativo per impensierire Israele, lo avvicinano al razzo cinese WS-2 e che lasciano quindi pensare ad una gittata superiore ai 160 chilometri.

Mostrato anche uno dei tre “Adabil I” costruiti nella Striscia di Gaza, velivoli a controllo remoto (UAV) realizzati con componenti off-the-shelf per missioni di ricognizione (Adabil A1A), missioni offensive (Adabil A1B) e missioni suicide (Adabil A1C). Tra gli armamenti che hanno sfilato il 14 dicembre compaio, inoltre, numerose armi anti-carro, tra cui la versione nord coreana del 9K111 Fagot AT-4 Spigot, l’ATGM Bulsae-2, e quello che sembrerebbe essere un lanciarazzi RPG-29 Vampire armato, con ogni probabilità, con munizioni Ghadir di produzione iraniana.

Secondo un report pubblicato dal Middle East Media Research Institute (MEMRI), intitolato “Les armes et les unités des Brigades Izz al-Din al-Qassam”, il braccio armato di Hamas conterebbe su una forza effettiva totale di 30.000 uomini, distribuiti in sei reggimenti composti da cinque battaglioni ciascuno.

Dal punto di vista organizzativo, la struttura paramilitare è suddivisa in sei componenti: Fanteria, Forze speciali, Genio, Unità corazzate, Artiglieria e Difesa Aerea.

In termini quantitativi la più numerosa è senza dubbio la Fanteria, componente impegnata come forza di protezione interna e, in caso di conflitto, nella difesa del territorio. La Fanteria conta l’85% della forza totale ed è armata con fucili d’assalto M-16 e Kalashnikov AK-74 e AK-103, fucili mitragliatori Krinkov, fucili di precisione Dragunov calibro 7-62 mm, mitragliatrici PKC e bombe a mano di fabbricazione locale.

Le Unità Speciali, che in fase offensiva rappresentano la principale risorsa della Brigate, operano invece dietro le linee nemiche, infiltrandosi all’interno del territorio israeliano.

I suoi membri, conosciuti per azioni come l’attacco alla postazione israeliana di Kerem Shalom e per il rapimento del carrista delle IDF, Gilad Shalit, sono armati con fucili d’assalto M-4, M-16, FN-2000 e Kalashnikov AK-103, fucili automatici leggeri FN-FAL, mitragliette Krinkov, fucili di precisione Dragunov e Steyr calibro 12.7 mm, lanciarazzi RPG-7 e RPG-18, bombe a mano, granate, cariche esplosive, binocoli per la visione notturna e apparati per le comunicazioni.

Altra componente delle brigate Izz al-Din al-Qassam è il Genio, pilastro della struttura paramilitare palestinese e unico responsabile per le infrastrutture e per la produzione militare,della fabbricazione dei razzi e delle cariche esplosive Shuwaz da 40 kg, allo scavo delle gallerie e dei tunnel destinati al contrabbando e allo stoccaggio delle armi, alle operazioni in territorio israeliano e al rifornimento logistico.

Le Unità anticarro hanno invece il compito di contenere l’avanzata dei tank e i blindati israeliani. Per farlo utilizzano: lanciatori RPG-7, arma controcarro da 40 mm e tiro utile di 500 m; lanciatori RPG-29, tubo di lancio da 105 mm e una munizione formata da una testata in tandem capace di perforare una corazza di 600 mm; missili 9M14 Malyutka AT-3 Sagger, range di 500-3.000 m e testata da 2,6 kg, missili 9M111 Fagot AT-4 Spigot, guida semi automatica SACOL e range di 70-2.000 m, e missili 9M113 Konkurs AT-5 Sprandel, arma anticarro teleguidata a lunga gittata (70-4.000 m) che i palestinesi definiscono una spina nel fianco per i tank israeliani Merkava.

Le unità combattenti più attive sono senza dubbio quelle inquadrate all’interno nell’Artiglieria, le prime ad utilizzare nel 2001 i razzi Qassam e le uniche a colpire in profondità lo Stato di Israele. L’arsenale è  composto da un’ampia gamma di mortai, razzi d’artiglieria e missili balistici a corto e medio raggio, armamenti con un range che va da 70 m a 160 km e che possono coprire la quasi totalità del territorio israeliano

. Oltre ai mortai da 60 mm e 81 mm (70-6.000 m), le brigate Izz al-Din al-Qassam utilizzano i razzi di produzione artigianale Qassam-1 60 mm (4.5 km), Qassam-2 150 mm (10 km) , Qassam-3 170 mm (12 km) e Qassam-4 126.5 mm (17 km), razzi M-75 (70 km) e J-80 (80-km) e missili Rantisi R-160 (160 km). Inoltre, l’arsenale comprende i razzi russi BM-21 Grad (20 km), i razzi cinesi WS-1E (45 km), quelli iraniani Fajr-5 (75 km) e i missili siriani Khaibar M-302 (170 km).

Ultima componente delle Brigate al-Qassam è la  Difesa Aerea,  costituita meno di sette anni fa e armata con mitragliatrici DShk calibro 12.7×108 mm, 600 colpi al minuto e range di 2.5 km,  mitragliatrici a canna singolo PKC calibro 7.62×54 mm e mitragliatrici a canne multiple ZPU-2/4 e KPV calibro 14.5×114 mm, e sistemi missilistici superfici-aria a corto raggio trasportabili a spalla (MANPADS) 9K32 Strela-2 SA-7 Grail, guida passiva a infrarossi e range 3.7 chilometri.

Infine, tra i missili antiaerei in dotazione ai miliziani palestinesi ci sono il 9K38 Igla SA-18 Grouse e il più moderno 9K338 Igla-S SA-24 Grinch, MANPADS dotati di guida ad infrarossi e sensori intelligenti utilizzati per una ricerca più accurata dell’obbiettivo  ed una maggiore resistenza ai disturbatori di segnale (jammers) e alle contromisure basate su sistemi di inganno (flares).

A diretto contatto con i vertici politico-militari di Hamas lavorano l’Intelligence militare, l’agenzia per gli affari interni che monitora le attività militari dell’IDF e le possibili infiltrazioni di agenti dello Shin Bet, e l’Ufficio informazioni, che emana i comunicati relativi alla sicurezza e alle attività anti-israeliane. (IT log defence) Foto Daily Mai

Foto da Daily Mail (Reuters, AP, AFP, Getty Images, APA)

Eugenio Roscini VitaliVedi tutti gli articoli

Colonnello dell'Aeronautica Militare in congedo, ha conseguito un master di specializzazione in analisi di sistema e procedure all'Istituto Superiore di Telecomunicazioni. In ambito internazionale ha prestato servizio presso il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, la 5^ Forza Aerea Tattica Alleata e il Comando NATO di AFSOUTH. Tra il 1995 e il 2003 ha preso parte alle Operazioni NATO nei Balcani (IFOR/SFOR/KFOR). Gestisce il sito ITlogDefence.

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