Cina: base di lancio per i missili DF-21 al confine coreano
Il Secondo Corpo d’Artiglieria (SAC) dell’Esercito Popolare di Liberazione (PLA) potrebbe aver dislocato una batteria di missili Dong Feng-21D (DF-21D) in un’area dei Monti Changbai, regione della Cina nord orientale al confine con la Corea del Nord. Secondo quanto pubblicato dalla rivista online Want, sito web del gruppo taiwanese China Times, il rischieramento, avvenuto alla fine dello scorso anno in occasione di un’esercitazione delle Forze missilistiche strategiche, avrebbe lo scopo di generare un effetto deterrente nei confronti del Giappone e di Taiwan, alleati USA in Estremo Oriente.
Dall’analisi dei filmati trasmessi dall’emittente CCTV, gli analisti ritengono che i mezzi utilizzati per lo spostamento stessero trasportando missili DF-21D e che la posizione di lancio si troverebbe a pochi chilometri dal confine nord coreano.
Le immagini relative all’esercitazione pubblicate dall’ufficio stampa delle Forze armate cinesi rivelerebbero, infatti, la presenza di una vegetazione tipica dei Monti Changbai; inoltre, sarebbero evidenti gli effetti delle forti precipitazioni nevose che hanno caratterizzato la Cina nord orientale alla fine dello scorso dicembre.
Sempre secondo gli esperti, la catena montuosa che si estende lungo il Dongbei sansheng, la regione che comprende le province di Heilongjiang, Jilin e Liaoning, va considerata come strategica per il lancio di questo tipo di missili; da qui i DF-21D sarebbero in grado di arrivare colpire sia gli obiettivi terrestri che quelli navali giapponesi, controllando lo Stretto di La Perouse, braccio di mare dell’oceano Pacifico nord-occidentale che divide l’isola russa di Sakhalin da quella giapponese di Hokkaido, e lo Stretto di Tsushima, che collega il Mar del Giappone al Mar Cinese Orientale.
Da Pechino i vertici militari cinesi fanno sapere che, in caso di conflitto marittimo, il DF-21D riuscirebbe a precludere la navigazione in tutto il Mar del Giappone, compensando così la relativa debolezza della Flotta la navale cinese.
La valutazione era già stata anticipata dalla rivista canadese Kanwa Information Center, che nel 2010 aveva stimato la gittata del DF-21D in 1.800 km, una distanza sufficiente a minacciare l’intero sistema di Difesa giapponese, compresa la base navale USA di Okinawa.
Con un report pubblicato la scorso anno, la CIA ha, inoltre, valutato il numero di Dong Feng-21D presenti nell’arsenale SAC in 50-100 unità, precisando che il missile sarebbe in grado di coprire un range compreso tra i 1.450 km e i 2.150 km.
Sviluppato dalla China Changfeng Mechanics and Electronics Technology Academy, il DF-21 (codice NATO CSS-5) è un Multi Range Ballistic Missile (MRBM) a due stadi a propellente solido , armato con testate singole o multiple da 200-300-500 kilotoni.
Costruito in quattro versioni, è equipaggiato con un sistema di rientro in atmosfera MARV basato su testate multiple indipendenti capaci di modificare il proprio percorso in quota e con sistemi di guida inerziale e radar finale. La una probabilità di errore circolare sull’obiettivo (CEP) di circa 100-300 m. (IT log defence)
Foto: Xinhua e stampa cinese
Eugenio Roscini VitaliVedi tutti gli articoli
Colonnello dell'Aeronautica Militare in congedo, ha conseguito un master di specializzazione in analisi di sistema e procedure all'Istituto Superiore di Telecomunicazioni. In ambito internazionale ha prestato servizio presso il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, la 5^ Forza Aerea Tattica Alleata e il Comando NATO di AFSOUTH. Tra il 1995 e il 2003 ha preso parte alle Operazioni NATO nei Balcani (IFOR/SFOR/KFOR). Gestisce il sito ITlogDefence.