Il testo definitivo del Libro Bianco
(aggiornato alle ore 15,30)
Presentato una settimana or sono al Capo dello Stato e al consiglio Supremo di Difesa il Libro Bianco della Difesa non è stato ancora reso accessibile al pubblico a quanto pare per la necessità di apportare gli ultimi ritocchi a un documento che sta sollevando critiche e polemiche soprattutto negli ambienti militari.
Nei giorni scorsi erano circolate in rete diverse versioni del Libro Bianco. Il 22 aprile, giorno successivo alla presentazione del documento al Quirinale, il sito della Federazione Lavoratori Pubblici e Funzione Pubblica (FLP) pubblicava un articolo sul Libro Bianco e, per primo, il testo del documento contenente la prefazione del Presidente del consiglio Matteo Renzi e “l’indirizzo” del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti.
Un testo che l’FLP precisò di “aver reperito via Internet” pubblicando la precisazione del Gabinetto del Ministro della Difesa in cui si dichiarava che “quanto da voi pubblicato risulta essere solo un ipotesi di lavoro del documento in oggetto, il testo definitivo del Libro Bianco sarà solo quello che approverà il Consiglio Supremo di Difesa”.
Il giorno successivo sul sito dell’agenzia di stampa Public Policy è apparsa una versione differente del Libro Bianco slegata però da notizie apparse sul sito. In pratica per accedere a quella pagina occorre conoscere l’indirizzo esatto oppure cercarla con un po’ di fortuna su motori di ricerca.
In questa versione il testo è scritto per esteso sulle pagine invece che su due colonne, manca la Prefazione di Renzi (ma viene lasciato lo spazio bianco per inserirla) mentre l’intervento del Ministro Pinotti è più lungo ma privo della citazione degli articoli 11 e 52 della Costituzione e viene definito anch’esso “Prefazione”.
Il 24 aprile il sito Formiche.net aveva pubblicato in due parti (Parte 1 e Parte 2) quella che venne definita la “Bozza della versione definitiva” ma che pare essere la stessa versione pubblicata da FLP.
ANALISI DIFESA mette a disposizione dei lettori l’ultima versione del documento programmatico, quella definitiva, in cui rispetto alle precedenti vi sono differenze grafiche ma non sembrano esserci mutamenti sostanziali nel testo e nei principi enunciati. Mancano invece le prefazioni di Renzi e Pinotti che, riferiscono alla Difesa, verranno inserite al più presto anch’esse nelle versioni definitive.
La stessa versione, con una nuoca copertina, è on line dalla tarda mattinata di oggi sul sito della Difesa.
foto: Difesa.it
Gianandrea GaianiVedi tutti gli articoli
Giornalista bolognese, laureato in Storia Contemporanea, dal 1988 si occupa di analisi storico-strategiche, studio dei conflitti e reportage dai teatri di guerra. Dal 1991 al 2014 ha seguito sul campo i conflitti nei Balcani, Somalia, Iraq, Afghanistan, Sahara Occidentale, Mozambico e Sahel. Dal febbraio 2000 dirige Analisi Difesa. Ha collaborato o collabora con quotidiani e settimanali, università e istituti di formazione militari ed è opinionista per reti TV e radiofoniche. Ha scritto diversi libri tra cui "Iraq Afghanistan, guerre di pace italiane", “Immigrazione, la grande farsa umanitaria” e "L'ultima guerra contro l’Europa". Presso il Ministero dell’Interno ha ricoperto dal 2018 l’incarico di Consigliere per le politiche di sicurezza di due ministri e un sottosegretario.