Mosca chiude il corridoio per i mezzi NATO in Afghanistan

La Russia ha annunciato ieri che metterà fine al transito attraverso il suo territorio di materiale militare destinato alle forze della NATO in Afghanistan. L’ordine è partito dal primo ministro Dmitri Medvedev.

“Il ministero  degli Esteri è incaricato d’informare i governi degli stati esteri e le organizzazioni internazionali della fine del transito attraverso il territorio russo di armi e di materiale militare destinato alla Forza internazionale d’assistenza e sicurezza (ISAF) in Afghanistan”, recita l’ordine pubblicato sul sito ufficiale del governo.

Si tratta, continua il comunuicato, “del transito terrestre e del transito combinato (ferroviario, stradale e aereo”. Attualmente l’Operazione Resolute Support vede la presenza in Afghanistan di 13.000 militari stranieri tra i quali 700 italiani e 10 mila statunitensi, incaricati per lo più di addestrare le forze afgane il cui ritiro dal Paese asiatico è previsto per la fine del 2016. Le vie i comunicazioni russe sono state utilizzate per il rimpatrio di mezzi e materiale dell’ISAF il cui mandato, sotto egida dell’ONU, si era esaurito il 31 dicembre 2014. L’accordo NATO- Russia per i transiti era attivo dal 2008.

Foto AFP

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