Iraq: sono 100 mila i volontari sciiti contro il Califfato
Sono 100mila i volontari che si sono uniti alle milizie sciite Hashd al-Shaabi, o Unità di mobilitazione popolare, per combattere l’avanzata dello Stato Islamico in Iraq. Lo ha annunciato Moein al-Kazemi, membro della leadership del gruppo. “I volontari che si sono uniti al gruppo sono soprattutto studenti e lavoratori. Hanno risposto alla chiamata pubblica dell’Ayatollah Ali al-Sistani di combattere l’Is” ha spiegato.
Secondo Kazemi, la polizia irachena e i comandanti di Hashd al-Shaabi stanno addestrando i nuovi arrivati prima di mandarli al fronte. Le milizie sciite, legate all’Iran, hanno avuto un ruolo determinante nella liberazione di Tikrit dall’Is. Al tempo stesso i consiglieri militari statunitensi non saranno in grado di addestrare i previsti 24 mila soldati delle forze irachene entro il prossimo autunno e tale numero dovrà essere ridotto a circa 7.000 a causa della mancanza di nuove reclute.
Lo ha detto il segretario alla difesa americano, Ashton Carter, in una audizione davanti alla commissione Forze Armate della Camera. “I nostri sforzi di addestramento sono stati finora rallentati per la mancanza di militari da addestrare. Non abbiamo avuto abbastanza reclute”, ha detto Carter, affermando anche che, come ha lui stesso detto ai leader iracheni, “gli Stati Uniti sono disponibili a sostenere ulteriormente l’Iraq, ma dobbiamo vedere un impegno maggiore da ogni parte del governo iracheno”.
Nella stessa occasione, il generale Martin Dempsey, capo di stato maggiore interforze Usa, ha detto che non raccomanderebbe “di mettere soldati americani a rischio solo per raddrizzare la spina dorsale delle forze locali. Se la loro spina dorsale non viene raddrizzata dalla minaccia dell’ISIS, o dal loro stile di vita, non c’è niente che possiamo fare per raddrizzarla”.
(con fonte Adnkronos/AkI e ANSA)
Foto IRNA e G. Gaiani
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