Se Eunavfor Med assomiglia a Mare Nostrum
La missione navale europea che dovrebbe fare la guerra ai trafficanti di esseri umani imita Mare Nostrum e raccoglie immigrati clandestini da portare in Italia mentre il governo libico di Tobruk (a differenza di quello italiano) espelle gli immigrati irregolari e li rimanda nei Paesi africani di provenienza.
Paradossi e contraddizioni sembrano caratterizzare le vicende legate alle ondate di immigrati clandestini dalla Libia.
La notizia più preoccupante è che la nuova missione navale europea Eunavfor Med che a sentire Federica Mogherini dovrebbe “interrompere il modello di business” dei trafficanti di esseri umani, per ora si limita a soccorrere e sbarcare in Italia i clandestini, come faceva l’operazione Mare Nostrum e come fanno oggi le navi italiane ed europee delle operazioni Mare Sicuro e Triton.
Il 15 luglio su richiesta Centro di coordinamento italiano per il soccorso in mare il comando della missione europea ha inviato la nave ausiliaria tedesca Werra a soccorrere due gommoni in difficoltà con a bordo 211 clandestini sbarcati successivamente a Catania.
Eunavfor Med è operativa da fine giugno e aspetta il via libera da Bruxelles per contrastare i trafficanti o quanto meno distruggere i barconi usati per portare in Italia i clandestini. Impiegare le sue navi per contribuire ad arricchire i trafficanti non sembra però il modo migliore per esprimere deterrenza militare né per impressionare i criminali libici in combutta con i jihadisti.
L’impiego delle navi della flotta Ue per “soccorrere i migranti” era in realtà previsto fin dall’inizio della missione anche se Bruxelles aveva precisato che non si trattava del compito prioritario di Eunavfor Med.
Per ora però è l’unico espletato dalle navi da guerra di quell’operazione per la gioia dei trafficanti che continuano a ingrassare a spese del contribuente italiano ed europeo.
Nei giorni scorsi l’ammiraglio Enrico Credendino, alla testa di Eunavfor Med, ha visitato Egitto ne Algeria per illustrare i piani della forza navale europea che si spera risultino credibili.
Il successo della missione europea è infatti necessario per evitare che al danno dell’immigrazione selvaggia si aggiunga la beffa di una flotta guidata dalla portaerei Cavour con fregate e sottomarini “umiliata” dai barconi degli scafisti.
La notizia più eclatante è invece che gli unici ad espellere gli immigrarti clandestini sono proprio i libici, almeno quelli del governo legittimo di Tobruk. Come ha riportato l’agenzia Nova, 27 immigrati clandestini sono stati espulsi nei Paesi africani di provenienza con un volo decollato dall’aeroporto di Labraq.
Il portavoce della sezione immigrazione del governo, Walid al Arafi, ha annunciato che i clandestini erano stati catturati dall’esercito e sono stati espulsi in collaborazione con le ambasciate dei loro Paesi di origine. Nei giorni scorsi anche Matteo Renzi aveva evidenziato la necessità di rimpatriare i “migranti economici” separandoli da coloro che hanno diritto all’asilo ma poi non se n’è fatto nulla e in Italia continuano a sbarcare a migliaia ogni settimana.
(con fonte Libero Quotidiano)
Foto: EPA e Eunavfor Med
Gianandrea GaianiVedi tutti gli articoli
Giornalista bolognese, laureato in Storia Contemporanea, dal 1988 si occupa di analisi storico-strategiche, studio dei conflitti e reportage dai teatri di guerra. Dal 1991 al 2014 ha seguito sul campo i conflitti nei Balcani, Somalia, Iraq, Afghanistan, Sahara Occidentale, Mozambico e Sahel. Dal febbraio 2000 dirige Analisi Difesa. Ha collaborato o collabora con quotidiani e settimanali, università e istituti di formazione militari ed è opinionista per reti TV e radiofoniche. Ha scritto diversi libri tra cui "Iraq Afghanistan, guerre di pace italiane", “Immigrazione, la grande farsa umanitaria” e "L'ultima guerra contro l’Europa". Presso il Ministero dell’Interno ha ricoperto dal 2018 l’incarico di Consigliere per le politiche di sicurezza di due ministri e un sottosegretario.