Attacchi dei pirati in aumento del 15 per cento

di R.d. F. da  Il Sole 24 Ore del l’11 agosto 2015

Sicurezza. Report internazionale Imb Dopo anni in cui aveva segnato un calo, torna a crescere il fenomeno della pirateria. A testimoniarlo è il rapporto dell’International Maritime Bureau (IMB), l’organismo della Camera di commercio internazionale che monitora i fenomeni di pirateria. Nel primo semestre del 2015 si sono verificati, in tutto il mondo, 134 incidenti legati ad atti di pirateria, con un incremento del 15,5% rispetto ai 116 della prima metà del 2014. Anno che si era concluso con 245 attacchi registrati, contro i 264 del 2013 (138 nel primo semestre).

L’IMB, nel report, spiega che nei primi sei mesi del 2015, i pirati hanno abbordato 106 navi, ne hanno dirottate 13 e hanno tentato di assalirne 15. Nel periodo, sono stati presi in ostaggio 250 marittimi, 14 dei quali sono stati aggrediti, 10 rapiti, nove feriti e uno ucciso.

Un fattore positivo, per l’Italia è che, tra gennaio e giugno, non risultano navi tricolori attaccate; nello stesso periodo del 2014, erano state vittime dei pirati quattro unità italiane. Il rapporto evidenzia anche come nel Sudest asiatico proseguano i sequestri di piccole petroliere impiegate in traffici costieri, con una media di un attacco ogni 15 giorni.

Tuttavia, la cooperazione tra le autorità della Malesia e quelle de Vietnam, sottolinea l’IMB  sta funzionando. In particolare, spiega ancora il documento, al largo del Vietnam è stata individuata e fermata un’imbarcazione con a bordo una gang di otto pirati indonesiani, responsabile di aver sequestrato una petroliera malese nel giugno scorso.

Inoltre l’IMB sottolinea che la autorità malesi hanno condannato nove pirati indonesiani che erano stati arrestati dopo aver sequestrato una petroliera product tanker, ancorata al largo di Johore.

Le statistiche dell’IMB mostrano come oltre un terzo degli incidenti registrati nel semestre sia avvenuto al largo delle coste indonesiane.

Per la maggior parte si è trattato di assalti di basso livello, limitati a furti sulle navi. Viene, peraltro, registrato un significativo aumento del numero di incidenti al largo del Bangladesh e, in particolare, presso Chittagong, con 10 segnalazioni nel secondo trimestre di quest’anno, rispetto all’unico incidente del primo trimestre. Ancora una volta questi attacchi sono legati a furti compiuti con armi sulle navi.

Sempre nei primi sei mesi del 2015, al largo della Nigeria si sono registrati 11 incidenti. Per l’IMB, però, è incoraggiante il fatto che, nel secondo trimestre del 2015, non siano registrati incidenti al largo della Somalia.

In ogni caso, l’organismo di controllo della pirateria ribadisce che prosegue l’incertezza sul livello di sicurezza del Corno d’Africa. Esorta, quindi, i comandanti delle navi a mantenere elevata la vigilanza e ad applicare tutte le precauzioni prescritte, quando transitano in quelle acque.

Foto US Navy

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