50 Sukhoi Su-35 per le forze aeree russe

La Forza Aerospaziale russa (VKS) ha ordinato un ulteriore lotto di 50 caccia multiruolo Sukhoi Su-35.Questa informazione apparsa sul quotidiano Vedomosti dopo la comunicazione fornita da due manager della UAC (United Aircraf Corporation) è stata successivamente confermata da una fonte vicina al Ministero della Difesa.

Il contratto del valore di oltre 60 miliardi di rubli (pari a 788 milioni di dollari) è stato inizialmente siglato in occasione del salone aerospaziale russo MAKS 2015 tuttavia lo stesso è stato perfezionato a fine anno solo dopo la firma del Presidente Vladimir Putin alla Legge di bilancio 2016.

Sarà la KnAAPO (Komsomolsk-on-Amur Aircraft Production Association) ad incaricarsi della realizzazione di questo cospicuo ordine di Su-35 che dovrà consegnare alla VKS entro la fine del 2020.

Per completezza di informazione ricordiamo che questo è il secondo ordine russo di caccia Su-35 poichè la precedente richiesta firmata nel 2009 per 48 velivoli dello stesso tipo è stata completata lo scorso anno.

La Cina, come già ampiamente trattato da Analisi Difesa, ha ordinato recentemente 24 Su-35 e di questi i primi due velivoli saranno consegnati entro la fine del 2016; il Vedomosti riporta inoltre che sono ancora in corso le trattative con l’Indonesia per la fornitura di 12 Su-35 e che il contratto potrebbe essere firmato entro la fine dell’anno in corso.

Secondo un ex manager Sukhoi il business plan previsto per i costi di realizzazione del Su-35 si sarebbe dovuto ripagare dopo la costruzione di 72 velivoli e con questo secondo ordine sono finora 122 gli aerei ufficialmente ordinati.

Il Su-35 è un caccia monoposto di generazione “4++”, versione multiruolo del Su-27  dotato come tutta la famiglia dei Flanker di capacità operative a lungo raggio.

È spinto da due motori 117S con vettori di spinta TVC (thrust vector control) e combina un’elevata manovrabilità con la capacità d’impegnare in modo efficace diversi bersagli simultaneamente, utilizzando, tramite i suoi 12 punti di aggancio esterni, un’ampia selezione di armi aria-aria e aria-terra.

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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