IL NUOVO PIANO TEDESCO PER LA PROTEZIONE CIVILE
Il governo tedesco ha varato il 24 agosto Konzeption Zivile Verteidigung (Piano di Difesa Civile) che rappresenta una “base” su cui lo Stato e i suoi organismi, ma anche i gestori di “infrastrutture critiche”, possono impostare i loro piani in caso di “grandi crisi” e “scenari catastrofici”, a partire da attacchi terroristici.
“Tutti ci auguriamo che grandi crisi ci vengano risparmiate ma dobbiamo prepararci”, ha detto il ministro dell’Interno tedesco, Thomas de Maiziere (nella foto sotto), affermando che “è ragionevole, adeguato” e “lo fa ogni paese del mondo”.
Base del piano sono “quattro compiti”, ha detto il ministro: “mantenimento delle funzioni di Stato e regioni, protezione civile, approvvigionamento della popolazione e sostegno delle forze armate in situazioni di grave pericolo”.
Per la prima volta dalla fine della Guerra fredda, il governo tedesco si appresta a far fronte a potenziali emergenze catastrofiche legate a terrorismo, incidenti nucleari e conflitti armati.
Il documento di 69 pagine sostituisce il Piano elaborato nel gennaio del 1989, prima della caduta del Muro di Berlino.
Il documento elaborato dall’Ufficio federale per la protezione civile e l’assistenza in caso di emergenza (Bbk)consiglia fra l’altro “misure” per la difesa e il consolidamento degli edifici, oltre a raccomandazioni per accantonare scorte di cibo e acqua per due settimane pari a 28 litri d’acqua, 4,9 chilogrammi di pane, pasta, riso e patate; 5,6 chili di verdure e legumi (possibilmente precotti) e 3,6 chili di frutta secca.
Inoltre i sistemi di allarme alla popolazione non includeranno solo “app” per telefonini (una esiste già) ma anche tradizionali sirene meno esposte a cyberattacchi.
In un clima di rinnovato allarme per la minaccia terroristica, le tensioni tra NATO e Russia e per i crescenti problemi di sicurezza interna determinati dai recenti ampi flussi di immigrati illegali, De Maiziere non ha smentito del tutto le voci di una possibile reintroduzione del servizio di leva militare obbligatorio, o di una sorta di servizio civile, limitandosi a precisare che il tema non è all’ordine del giorno”.
Foto BBK e DPA
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