Parigi sigla il contratto con l’India per 36 Rafale
Dopo anni di sforzi, annunci e smentite Parigi ha venduto i cacciabombardieri Dassault Rafale all’India. Dopo un anno e mezzo di trattative il 23 settembre il ministro della Difesa francese, Jean-Yves Le Drian, e il suo omologo indiano, Manohar Parrikar, hanno firmato un contratto per 36 velivoli del valore di 7,8 miliardi di euro (580 miliardi di rupie) nel corso di una cerimonia a New Delhi.
Dettagli sulle armi e parti di ricambio saranno comunicati a breve, ha riferito un funzionario del ministero della Difesa di Nuova Delhi mentre, secondo quanto ha reso noto il quotidiano francese Le Monde la consegna inizierà nel 2019 e terminerà in 66 mesi. I Rafale sostituiranno parte della vetusta flotta di Mig 21 e Mig 27.
Il progetto, ha commentato il presidente e amministratore delegato di Dassault Eric Trappier, evidenzia “le relazioni strategiche e la partnership esemplare” tra i due paesi e segna “il culmine naturale” di una collaborazione avviata nel 1953.
Dassault Aviation aveva inizialmente chiesto 10,5 miliardi di euro, poi dopo una trattativa durata qualche mese il prezzo è stato abbassato.
L’India riceverà anche ricambi e armi, tra cui il missile aria-aria MBDA Meteor, considerato tra i più avanzati al mondo e l’accordo prevede che la Francia compensi il 30% della cifra investendo in programmi di ricerca aeronautica indiani e compensi il 20% delocalizzando in India la produzione di alcuni componenti.
L’india si conferma quindi un cliente difficile e un negoziatore tenace.
All’inizio delle trattative, nel 2012, il governo indiano era intenzionato all’acquisto di 126 Rafale e sarebbe stato il primo cliente straniero del cacciabombardiere francese.
Ma quell’accordo non andò mai in porto a causa delle resistenze francesi alle pretese di Delhi produrre in India gran parte degli aerei.
L’ordine è poi stato ridimensionato e costituisce comunque il più importante lotto di Rafale per l’esportazione dopo i contratti del 2015 con Egitto e Qatar per 24 aerei ognuno.
Foto AFP e Dassault
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