DI BARTOLOMEO AL VERTICE DI MBDA ITALIA
MBDA ha annunciato ieri la nomina di Pasquale Di Bartolomeo (nella foto a lato) a Managing Director di MBDA Italia, in sostituzione di Antonio Perfetti che ha recentemente lasciato l’azienda.
In un comunicato l’azienda precisa che “Di Bartolomeo mantiene la carica di Executive Group Director Strategy assunta nel settembre 2011, quando è entrato a far parte di MBDA dopo aver ricoperto, dal 1995, vari ruoli di responsabilità all’interno del Gruppo Leonardo – Finmeccanica.”
Il gruppo missilistico europeo ha reso note anche altre due nomine.
“Dave Armstrong (nella foto sotto), attuale Executive Group Director Technical, viene nominato Executive Group Director Sales and Business Development. Armstrong, entrato nel 1984 in BAe Dynamics, diventata poi MBDA, mantiene la carica di Managing Director MBDA UK, che ricopre dall’aprile 2015, dopo essere stato Group Director per il programma Meteor.
Gianni Bongianni, Group Director Weapon System Programmes dal marzo 2013 e precedentemente Direttore dei programmi relativi al missile Aster e relativi sistemi missilistici, assume la carica di Executive Group Director Technical in sostituzione di Armstrong.
Dal 1981 Bongianni (nella foto sotto) ha ricoperto incarichi all’interno di MBDA e prima ancora nelle aziende che l’hanno preceduta.”
Il comunicato ha infine precisato che “la nomina di Pasquale Di Bartolomeo ha effetto immediato. Le nomine di Dave Armstrong e Gianni Bongianni saranno effettive a partire dal 1 novembre 2016.”
Nei giorni scorsi il Sole 24 Ore aveva evidenziato la nomina a presidente di Mbda Italia di Roberto Cortesi, ex a.d. di Oto Melara, subentrato a Mario Di Donato.
Lo stesso quotidiano economico aveva rivelato il 7 ottobre l’offerta di Airbus (principale azionista di Mbda insieme alla britannica Bae Systems con il 37,5%) di 1,1 miliardi di euro a Leonardo Finmeccanica per rilevarne la quota del 25%.
Interpellato in proposito a Tolosa, Tom Enders (nella foto a fianco), amministratore delegato di Airbus, ha parlato di “colloqui costruttivi” in corso.
L’ipotesi di cedere la partecipazione italiana in Mbda è dibattuta da tempo ed è stata anche messa in relazione da un lato alla disponibilità di Roma a investire nei programmi missilistici e dall’atro alle aspirazioni di Leonardo-Finmeccanica di acquisire la maggioranza in Atr, la joint venture paritetica con Airbus per gli aerei turboelica.
Il Ministero della Difesa e i sindacati sono contrari all’uscita dell’Italia dall’azienda missilistica europea (Mbda Italia impiega 1.200 persone) ma molto potrebbe dipendere anche dagli equilibri che emergeranno in ambito Ue in tema di difesa europea.
Foto: MBDA
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