L’INOSSIDABILE ALLEANZA MILITARE TRA GLI USA E SEUL

Da più di 60 anni la penisola coreana, prima divisa lungo il 38º parallelo, poi lungo la linea di demarcazione, continua ad essere un luogo dove spesso la tensione arriva a livelli preoccupanti.

L’alleanza degli Stati Uniti con la Corea del Sud gioca un ruolo centrale nella deterrenza e nel mantenimento della pace nella penisola.

Le relazioni bilaterali tra i due paesi sono molto forti e proprio il 13 ottobre i leader militari americani e sudcoreani si sono incontrati al Pentagono, per il 41° meeting del Comitato militare tra i due paesi dal 1978, per discutere l’alleanza tra i due paesi e renderla ancora più forte.

Il sito del Dipartimento della Difesa USA ha riportato che il generale Joe Dunford del Corpo dei Marine e Presidente del Joint Chiefs of Staff ha affermato che, nonostante la minaccia nucleare e missilistica nordcoreana, l’alleanza continuerà a crescere più solida e più forte e gli Stati Uniti continueranno a difendere fermamente Seul.

La controparte coreana, rappresentata dal Gen. Lee Sun-jin ha evidenziato “la cooperazione attiva” con gli Stati Uniti, che include anche il dispiegamento del sistema missilistico THAAD (Terminal High Altitude Area Defense anti-ballistic).

Lo schieramento di tale sistema rappresenta una misura difensiva e una risposta diretta al programma nucleare e missilistico della Corea del Nord. L’annuncio dello schieramento ha suscitato forti proteste da parte di Cina e Russia perché rappresenterebbe, secondo Mosca, una minaccia per l’equilibrio della regione e secondo Pechino, nuocerebbe gravemente agli interessi di sicurezza strategici dei paesi della regione.

Gli USA hanno in Corea del Sud più di 28.000 soldati e decine di migliaia in Giappone.

Entrambi i leader militari hanno denunciato con forza le provocazioni nucleari e missilistiche della Corea del Nord, affermando che rappresentano una grave minaccia per la penisola coreana, per la pace e la stabilità globale.

La Corea del Nord aveva effettuato il suo primo test nucleare nel mese di ottobre del 2006, rappresentando il culmine di un programma nucleare segreto che si ritiene essere stato avviato nei primi anni ’80.

Il test più recente è stato effettuato il mese scorso, e secondo alcuni esperti la dimensione dell’esplosione è stata due volte superiore a quella della bomba di Hiroshima nel 1945. Organi di stampa della Corea del Nord hanno dichiarato che il dispositivo è abbastanza piccolo da essere montato su un missile balistico.

Nel loro incontro, Dunford e Lee hanno deciso di continuare a sviluppare misure di risposta efficaci al fine di scoraggiare ulteriori provocazioni da parte della Corea del Nord, e se necessario anche a respingerle.

I programmi nucleari e missilistici della Corea del Nord rappresentano la minaccia più recente, il Nord mantiene anche grandi forze convenzionali.

Funzionari stimano che l’esercito nordcoreano abbia circa 1 milione di soldati equipaggiati, circa 5.500 carri armati, 8.600 pezzi di artiglieria, 2.200 veicoli da combattimento di fanteria e circa 4.800 veicoli multipli lanciarazzi. Gran parte di questo equipaggiamento è antiquato, ma i numeri da soli danno all’esercito nordcoreano una capacità significativa.

La Marina della Corea del Nord è costituita da circa 60.000 marinai con sottomarini, navi da sbarco, tre fregate e circa 450 cannoniere.

Pyongyang ha lanciato un missile da un sottomarino nel mese di agosto, aggravando una situazione già tesa.

La forza aerea della Corea del Nord ha circa 110.000 militari in servizio attivo e 940 aerei. Alcuni degli aerei sono Mig antiquati, ma hanno anche circa 30 MiG-29 – caccia multiruolo dalle grandi capacità.

La Corea del Nord oltre ad avere un ramo significativo delle forze armate dedicato alle operazioni speciali possiede anche robuste capacità cyberwarfare, regolarmente utilizzate contro infrastrutture telematiche del Sud, a cui starebbe dedicando risorse per il potenziamento.

L’attacco cibernetico avvenuto nel dicembre 2014 alla Sony Pictures, il costante “hackeraggio” dei siti del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, e gli attacchi contro le banche e le agenzie della Corea del Sud sarebbero solo la punta dell’iceberg.

Naturalmente, dell’alleanza con gli Stati Uniti la Corea del Sud ne ha beneficiato non solo dal punto di vista militare ma anche da quello economico, raggiungendo un notevole livello di crescita che l’ha portata a essere ora il sesto più grande partner commerciale degli Stati Uniti.

Foto: AP, Lockheed Martin e US DoD,

Nato a Cassino nel 1961, militare in congedo, laureato in Scienze Organizzative e Gestionali. Si occupa di Country Analysis. Autore del Blog 38esimoparallelo.com, collabora con il Think Tank internazionale “Il Nodo di Gordio”. Alcuni suoi articoli sono stati pubblicati su “Il Giornale.it", “Affari Internazionali”, “Geopolitical Review”, “L’Opinione”, “Geopolitica.info”.

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