MIL MI-35M PER LA FORZA AEREA NIGERIANA

In occasione del Salone AAD-2016 Africa Aerospace & Defence Expo, Anatoly Punchuk, Direttore aggiunto del Servizio federale russo per la cooperazione tecnico-militare, ha dichiarato all’agenzia RIA Novosti che la Nigeria ha acquistato un numero imprecisato di elicotteri multiruolo Mil Mi-35M da utilizzare nella lotta contro il gruppo terroristico islamico di Boko Haram e per la protezione degli impianti petroliferi nazionali.

A specificare il numero esatto di velivoli è stato successivamente l’Air Marshal Sadique Abubakar comandante della Nigerian Air Force, che all’emittente televisiva locale “Nta” ha dichiarato che il suo paese avrebbe acquistato 12 nuovi Mi-35M dotati di missili guidati.

Il contratto del valore di 150 milioni di dollari prevede che i primi elicotteri saranno consegnati al paese africano entro la fine dell’anno in corso e che le consegne si concluderanno entro la fine del 2018.

Alla data odierna le Forze Aeree nigeriane gestiscono circa 10 Mi-24/35 di cui sei Mi-35 ordinati nel 2014, sei Mil Mi-17 acquistati nel 2014 e un numero imprecisato di elicotteri utility e assalto Mil Mi-17AMTSh ordinati invece lo scorso anno.

Il Mi-35M è una versione export aggiornata e radicalmente modificata del Mi-24VM la cui produzione ha avuto inizio nel 2005.

Questa versione dell’Hind (che si distingue dal Mi-24 per un carrello esteso fisso, semiali più corte e un’elica anticoppia a X) può volare in missioni di combattimento giorno e notte e in qualsiasi area geografica con condizioni climatiche critiche “hot and high”.

E’ dotato di avanzate armi ad alta precisione e può essere utilizzato per distruggere bersagli corazzati, per fornire supporto aereo per operazioni di terra o per missioni di attacco al suolo; tuttavia la sua estrema versatilità lo rende perfettamente idoneo anche in missioni di evacuazione sanitaria o come elicottero da trasporto di carichi in cabina o mediante l’uso di un gancio esterno.

Il Mi-35M è attualmente in servizio nelle forze armate di Russia, Venezuela, Brasile, Iraq, Azerbaigian, Nigeria e recentemente è stato ordinato dal Pakistan, mentre un interesse è stato formulato dall’Afghanistan, alla ricerca di finanziamenti internazionali per concretizzare il contratto.

Foto: Russian Helicopters e Sputnik

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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