News da Mosca

30 nuovi caccia-bombardieri per la VVS entro il 2015
Secondo una dichiarazione del Ministero della difesa russo che ha menzionato a sua volta una relazione amministrativa fornita dallo stabilimento siberiano di Novosibirsk, il costruttore aeronautico Sukhoi consegnerà un totale di 30 nuovi velivoli d’attacco Su-34 – Codice NATO “Fullback” – alle forze aeree russe entro la fine del 2014: – “Il piano per la consegna di 14 velivoli per l’anno in corso nell’ambito di un ordine di Stato per la difesa verrà soddisfatto e l’impianto ha assicurato di consegnare altri 16 Su-34 entro la fine del 2015”. La Difesa russa dovrebbe ricevere dunque un totale di 124 Su-34 entro il 2020 in base a due contratti distinti firmati con la Sukhoi holding. Secondo alcuni dati ufficiali sarebbero 29 gli esemplari di Su-34 già consegnati. Derivato biposto del caccia Su-27, il Su-34 è un’evoluzione di cacciabombardiere ognitempo il cui costo per esemplare ammonta a circa 36 milioni di dollari. Progettato per attacchi di precisione e per missioni di bombardamento a medio raggio, il Su-34 è armato con un cannone GSh-301 da 30 mm e può trasportare fino a 8000 Kg di armamento disposti sotto i 12 punti d’attacco di cui   dispone;   tra   questi,   oltre   al   classico armamento aria-aria per autodifesa (missili AA-10, AA-11 e AA-12), può imbarcare missili aria-terra a guida laser o tv, bombe guidate, missili anti nave e anti radiazione, oltre al classico armamento non guidato quali razzi e bombe a caduta libera. Il Su-34 sarà ovviamente chiamato a sostituire tutti i  vecchi Su-24 – Codice NATO “Fencer” – ancora in servizio con l’Aeronautica (270 velivoli) e la Marina russa (38 velivoli).

 Entro il 2015 l’aerocisterna derivata dall’Il-76MD-90A
Ilyushin Company e Aviastar-SP (con sede a Ulyanovsk) collaboreranno insieme alla realizzazione entro il 2015 di un primo prototipo di aerocisterna derivato dal velivolo da trasporto Ilyushin Il-76MD-90A (o Il-476); questa la comunicazione riportata da RIA Novosti con riferimento alle dichiarazioni espresse dal Direttore Tecnico di Aviastar-SP Viktor Kulakov. Secondo Kulakov, la Ilyushin Company starebbe ultimando la documentazione per questa nuova aerocisterna nell’ambito di un contratto da stipulare con il Ministero della Difesa russo e, inoltre, lo stesso ha aggiunto che sarà sviluppata in futuro una versione civile dell’Il-76MD-90A. Attualmente l’azienda sta processando il contratto firmato a settembre dello scorso anno per la consegna di 39 aerei Il-76MD-90A (leggasi a tal proposito AD giugno 2013 “Conclusi i test dell’Il-476”).

32 elicotteri navali nel 2014 per il Ministero della Difesa russo
Il vice Ministro della Difesa Yuri Borisov, in occasione di una visita presso gli stabilimenti Progress Arsenyev Aviation Company della divisione Russian Helicopters, ha dichiarato che la Difesa sta pianificando l’acquisto di 32 elicotteri navali specificando che – “questi elicotteri saranno sottoposti al collaudo finale nel 2014. Se tutto procederà per il meglio siamo pronti a rendere esecutivo l’ordine”. Borisov ha però omesso di specificare il tipo di elicottero oggetto dell’ordine in questione. Progress Arsenyev, secondo le parole del vice Ministro, costruirà 143 elicotteri entro il 2020 aggiungendo che – “Il lavoro da fare è complesso dal momento che l’ordine è davvero consistente, ma ci aspettiamo che venga onorato e completato secondo gli standard più elevati”. Per la cronaca è bene specificare che lo stabilimento Progress Arsenyev, sito nell’omonima città della Russia orientale, produce sia l’elicottero d’attacco Kamov Ka-52 che l’elicottero civile Ka-62 e, come già specificato su AD dicembre 2012 (in “Elicotteri Kamov Ka-52K sulle Mistral russe”)  e AD gennaio 2013 (in “Kamov Ka-62 per la Marina russa e per il Brasile”), entrambi i modelli sarebbero stati oggetto di attenzione da parte della Marina per equipaggiare rispettivamente le unità navali Mistral e classe Stereguščij.

Yak-130 nel 2015 per la Bielorussia
Ad integrazione di quanto già espresso su AD di gennaio 2013 in “Yak-130 per la Bielorussia” e secondo quanto dichiarato dal BelTA (Belarusian Telegraph Agency), i quattro addestratori Yakovlev Yak-130 dovrebbero essere consegnati nel 2015. A tal proposito il Comandante dell’Aeronautica Militare bielorussa Oleg Dvigalev ha dichiarato che: – “i velivoli avanzati della classe dello Yak-130 aiuteranno a migliorare la formazione del personale e potranno essere usati anche per la ricognizione meteo dato il loro consumo di carburante moderato; senza contare che le prestazioni di questo velivolo gli consentiranno di effettuare delle idonee missioni di allertamento aereo”. Ricordiamo che il contratto stipulato tra il Ministero della Difesa bielorussa e la società russa Irkut Co. per la fornitura di quattro Yak-130 è stato firmato a Minsk il 18 dicembre 2012 ed è frutto dell’accordo tra le suddette nazioni sullo sviluppo della cooperazione tecnico-militare siglato il 10 dicembre 2009.

Due Mi-17V-5 per la Thailandia
Il governo della Thailandia ha approvato per il bilancio 2013-2015 i fondi destinati all’acquisto di otto elicotteri. Si tratta nel dettaglio di sei Eurocopter UH-72A Lakota (elicottero leggero utility) e due Mil Mi-17V-5, del valore rispettivamente di 55 e 40 milioni di dollari. Il Ministero della Difesa ha confermato che l’approvazione del suddetto bilancio permetterà l’acquisto degli elicotteri nel più breve tempo possibile e che questi saranno utilizzati nei distretti di confine e nella parte meridionale del paese per operazioni anti-insurrezionali. La Thailandia conferma per la seconda volta la scelta dei Mi-8/Mi-17 avendo già ordinato nel 2008 tre esemplari di Mi-17V-5 (tra l’altro si tratta dell’unico velivolo di produzione russa tra le file della Royal Thai Army): un’ennesima dimostrazione del fatto che la famiglia degli “Hip” può essere annoverata tra i best seller dell’ingegneria aerospaziale russa con i suoi oltre 12.000 esemplari venduti; ricordiamo infatti che si tratta dell’elicottero prodotto nel maggior numero di esemplari al mondo.

Simulatori di volo per le Forze Armate russe
Secondo quanto dichiarato dall’Agenzia federale russa per l’approvvigionamento di armi e attrezzature speciali, questo mese le Forze armate russe riceveranno dei simulatori di volo per un valore di oltre 20 milioni di dollari. Si tratterebbe nel dettaglio di simulatori per elicotteri Mi-8MTV-5 e caccia intercettori MiG-31BM. Tale consegna avviene a seguito della firma del contratto con la ditta specializzata in simulatori di volo civili e militari CSTS Dinamika. Inoltre, mentre scriviamo, sempre dalla stessa agenzia appare una comunicazione relativa ad un bando di gara per la consegna alla Marina russa di due simulatori di volo per l’elicottero Kamov Ka-52K (versione navale del Ka-52 Alligator, a sua volta versione biposto del Ka-50). Il primo dei due simulatori, per quanto descritto dal comunicato dell’Agenzia federale, sarà consegnato presso la base navale 62250 di Fokino (sita sul mare del Giappone) e successivamente installato presso la base navale di Nikolaevka (distante meno di cento km dalla precedente), il secondo invece sarà consegnato presso una base navale (49371) dislocata nella regione di Krasnodar e successivamente installato presso la base navale di Eysk (sita sul Mare d’Azov). Le offerte per la gara scadranno il 18 novembre e il valore del contratto si aggira sui 592 milioni di rubli, pari a 18 milioni di dollari circa.

Un Mi-171E per il Kazakistan
Russian Helicopters ha consegnato un elicottero Mi-171E costruito presso lo stabilimento di Ulan-Ude al Ministero degli Affari Interni del Kazakistan. Il ministero in questione utilizza già la famiglia dei Mi-8/17 per missioni di pattugliamento, SAR e trasporto di persone e merci, ma il Mi-171E ha una serie di caratteristiche tecniche che gli conferiscono un ampio margine di versatilità per i climi estremi del Kazakistan dove le temperature (per la conformazione orografica del paese, tra i più vasti del mondo, costituita da vaste steppe, deserti e alte catene montuose) possono variare dai 50° C fino a -58°C. Il Ministero kazako ha scelto dunque il Mi-171E per l’efficienza di volo in ogni condizione atmosferica, oltre che per la sua elevata flessibilità operativa (può trasportare 26 passeggeri o 12 feriti in barella accompagnati da personale medico; nella configurazione da carico, invece, l’elicottero può trasportare fino a 4000 Kg di carico in cabina). Ancora una volta l’affidabilità, la facilità d’uso e non ultimo il costo per unità hanno fatto del Mi-171E una scelta che continua a mietere successi internazionali in tutto il mondo, senza contare che il Kazakistan ha ribadito a tal proposito l’intenzione di espandere la sua flotta di elicotteri nell’immediato futuro.  Per dovere di cronaca, il contratto in questione tra Russian Helicopter e il Ministero kazako implementa anche la formazione teorica e pratica dei piloti e tecnici kazaki presso lo stabilimento sito a Ulan-Ude.

Consegne elicotteri russi in Iraq
Secondo l’agenzia di stampa ITAR-TASS a seguito del contratto stipulato a Mosca nell’ottobre del 2012 del valore di oltre 4 miliardi di dollari la Russia avrebbe iniziato la consegna delle armi in Iraq. L’accordo in questione prevede la fornitura di 42 sistemi antiaerei Pantsir-S e 30 elicotteri d’attacco Mil Mi-28NE Night Hunter (di cui una prima tranche di specialisti iracheni avrebbe già completato la formazione per l’utilizzo in combattimento presso il Centro russo per l’Aviazione dell’Esercito presso Toržok). Secondo quanto espresso da Ali al Musawi, consigliere del primo ministro iracheno, il suddetto contratto fornirebbe delle armi principalmente a scopo anti terrorismo.

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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