La distruzione dei gas siriani comincerà in gennaio

Adnkronos/Aki/Washington Post – L’arsenale chimico del regime siriano sarà probabilmente distrutto in mare, all’interno di una nave Usa e sotto la supervisione di tecnici specializzati. Lo hanno annunciato fonti del Pentagono, secondo le quali le operazioni avverranno nella stiva della MV Cape Ray, all’interno della quale sono stati posizionati macchinari (Field Deployable Hydrolysis System) in grado di trasformare gran parte delle mille tonnellate di gas mostarda e sarin in un liquido inoffensivo. La nave – hanno precisato le fonti – sara’ pronta entro fine mese. Già da gennaio potrebbe iniziare il processo di smaltimento. Il sistema che verrà utilizzato è simile a quello già usato dagli Stati Uniti al termine della Guerra Fredda per distruggere migliaia di tonnellate di armi chimiche. Gli strumenti saranno posizionati all’interno di due container standard all’interno della stiva della Cape Ray, sotto il controllo di personale del Dipartimento della Difesa Usa. Il prodotto finale – un liquido ancora leggermente tossico – sarà poi trasferito in una struttura per lo smaltimento dei rifiuti non ancora identificata. Le operazioni di distruzione delle armi chimiche saranno sicure e compatibili “dal punto di vista ambientale”, ha spiegato un dirigente del Dipartimento rimasto anonimo, il quale ha assicurato che “assolutamente nulla finirà in mare”. (La decisione di smaltire in mare le armi siriane e’ stata presa dopo che diversi paesi, tra cui Albania e Norvegia, hanno rifiutato di distruggerle nel loro territorio.

Il problema principale dell’operazione – ha spiegato uno dei responsabili della Battelle, una società che ha assistito il governo Usa nella distruzione di parte del proprio arsenale – “sarà trasportare questi materiali altamente pericolosi attraverso zone dove si combatte e caricarli su una nave ormeggiata in un porto (quello di Latakia, ndr) che probabilmente non è equipaggiato per fronteggiare eventuali incidenti”. Alcune fonti della Difesa Usa hanno precisato che un altro Paese – senza rivelare quale – si occuperà del trasporto del cargo di armi chimiche da Latakia alla Cape Ray, posizionata fuori dalle acque nazionali siriane. Nessun americano sarà inviato in Siria per questa operazione. Il piano di Washington deve ora solamente ricevere il via libera dell’Organizzazione per la protezione delle armi chimiche (Opac), che è stata incaricata di coordinare la distruzione dell’arsenale del regime di Bashar al-Assad.

Foto: Defense News

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