Armi chimiche: navi scandinave verso Latakia
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Dopo tre giorni di attesa nel porto cipriota di Limassol, sono salpate ieri sera verso il porto siriano di Latakia la fregata danese Esbern Snare (classe Absalon, nella foto sotto) e la norvegese Helge Ingstad (classe Nansen) e i due mercantili ( il portacontainer danese Ark Futura e un non meglio precisato cargo norvegese) che imbarcheranno l’arsenale chimico siriano. Lo ha annunciato il portavoce norvegese Lars Hovtun dopo che lunedì scorso il piccolo gruppo navale erano state richiamate a Cipro a causa di ritardi nelle operazioni di smantellamento di oltre 1.000 tonnellate di armi chimiche del regime di Damasco di cui sono responsabili le Nazioni Unite e l’Organizzazione per il divieto alle armi chimiche (Opac). Il comandante dell’unità danese, il commodoro Torben Mikkelsen, ha detto da parte sua che non è stata ancora annunciata una data per l’inizio del trasporto delle armi chimiche ma che i due mercantili predisposti per prendere a bordo il carico e la loro scorta militare si terranno pronti fuori dalle acque internazionali siriane in attesa di nuovi ordini. Intanto è arrivata nel porto di Limassol anche la fregata cinese Yancheng, che prenderà parte alle operazioni di scorta ai mercantili che imbarcheranno le armi chimiche fatte confluire a Latakia rimuovendole da 12 depositi militari grazie all’impiego dei 75 mezzi speciali e corazzati trasferiti in Siria dalla Russia.
Secondo l’accordo stipulato tra l’Opac e Damasco tutti i materiali – eccetto l’isopropanolo – dovrebbero essere allontanati dalla Siria entro il 5 febbraio 2014, ma i più pericolosi avrebbero già dovuto lasciare il Paese con l’inizio del nuovo anno. Inoltre tutti i siti collegati con l’arsenale chimico dovrebbero essere distrutti entro il prossimo 15 marzo. I mercantili scortati da una flotta che comprende anche unità russe e statunitensi, raggiungeranno un porto britannico (il cargo danese) dovfe verranno sbarcate e distrutte in un inceberitore 155 tonnellate di armi chimiche e un porto italiano (il cargo norvegese) non ancora specificato dal governo di Roma (si parla di Taranto, Brindisi o Augusta) per “effettuare le operazioni di trasbordo di agenti chimici siriani” che saranno “distrutti in acque internazionali” come ha confermato ieri la Farnesina aggiungendo che i materiali, caricati “in container sigillati, secondo rigidi standard tecnici e ambientali” saranno poi caricati su una nave statunitense per la distruzione in acque internazionali tramite idrolisi. Le operazioni a bordo della nave ausiliaria dell’US Navy Cape Ray dovrebbero svilupparsi a sud est della Sicilia.
Grafica: BBC
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