Il grande orecchio di Angela che ascolta i nostri segreti
di Enzo Piergianni da Libero del 22 agosto 2012
Un grande orecchio tedesco fruga avidamente l’etere nel Mediterraneo. È lucente e piuttosto affusolato: lungo 83 metri, largo 15 metri, può raggiungere una velocità di 20 nodi. Si tratta dell’Oker, un vascello esploratore (Aufklärer). La piccola motonave della Bundesmarine è comandata dal capitano di corvetta Omar De Stefano, ha 38 uomini di equipaggio e non è armata. I suoi cannoni sono le micidiali antenne e le altre sofisticate attrezzature tecnologiche che intercettano, decifrano e registrano i segreti altrui nel raggio di circa 600 chilometri. Adesso sono state attivate contro la Siria di Assad, ma non è detto che non possano curiosare anche altrove nel Mediterraneo, magari per carpire gli affanni più nascosti dei Paesi alle prese con le severe ricette tedesche per il salvataggio dell’euro. Gli “orecchi” elettronici della Bundesmarine sembrano ormai di casa nelle acque che bagnano le coste dei Paesi più inguaiati dalla crisi, dalla Spagna all’Italia e alla Grecia. «Queste unità da anni operano regolarmente nell’area del Mediterraneo», ha precisato l’altro ieri Stefan Paris, portavoce del ministero della Difesa, «lo fanno isolatamente, oppure insieme con altre unità». La base dell’Oker è sul mar Baltico, a Eckernförde, insieme ai suoi “gemelli” della stessa classe 423, che sono l’Alster e l’Oste. Nella stessa base sono ormeggiati i sommergibili della Bundesmarine. L’Oker invece adesso è in navigazione. L’altro giorno, dopo un rifornimento nel porto di Cagliari, si è diretto verso la costa della Siria, fra Turchia e Libano. E qui, come riferiscono attendibili fonti di stampa in Germania, l’Oker in questi giorni inizierà la sua belligeranza clandestina contro il regime di Assad. L’intervento sarebbe guidato in tutta segretezza dal Comando di ricognizione strategica (Ksa) che, per un compito così delicato, non può muoversi senza il consenso della cancelleria federale. Il via libera del governo di Angela Merkel sarebbe giunto senza darne notizia al Bundestag. Ma il consenso parlamentare non sarebbe strettamente necessario trattandosi di un’operazione «informativa e non militare», per dirla con un pezzo grosso dell’ammiragliato. «Il governo farebbe bene a informare l’opinione pubblica e il Parlamento», si è allarmato il deputato socialdemocratico Rolf Mützenich, esperto di questioni militari. In servizio dal 1999, gli “Aufklärer” della classe 423 sono considerati dagli esperti gli 007 del mare. Con il loro armamento elettronico, possono operare sia nel campo della “signal intelligence” (Sigint) per catturare messaggi digitali, immagini e suoni, sia in quello altrettanto sensibile della “communication intelligence” (Comint) che comprende l’intercettazione, la selezione e l’interpretazione anche crittografica dei flussi di telecomunicazioni. Secondo la Bild, il materiale raccolto in Siria dalle antenne dell’Oker verrebbe consegnato dagli agenti del servizio segreto tedesco Bnd (Bundesnachrichtendienst) stazionati nelle caserme della Nato a Adana in Turchia, ai loro colleghi dei servizi statunitensi e britannici che appoggiano gli insorti contro il tiranno di Damasco. Il supporto occulto del Bnd è molto apprezzato dagli anglo-americani, che poterono avvalersene anche nella guerra in Iraq, nonostante la neutralità proclamata dalla Germania rosso-verde di Gerhard Schröder. I primi bombardamenti di Bagdad furono orientati da terra da agenti tedeschi. La Germania di Angela Merkel ha voluto restare fuori dall’intervento armato occidentale in Libia contro Gheddafi. La missione dell’Oker è di segno contrario. «L’ingerenza tedesca vuol dire giocare col fuoco», ammonisce Ulrich Maurer, deputato della Linke, «c’è solo una cosa da fare: ritiro immediato dalla zona del conflitto».
Foto Dpa
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