Esercitazioni russe anche nell’Artico
Complice anche la crisi ucraina si la Russia sta dando vita a una fitta serie di esercitazioni militari che interessano anche il settore artico, teatro di confronto tra gli interessi e le pretese territoriali di Mosca e quelli di Stati Uniti, Canada, Norvegia e Danimarca. Quattro bombardieri strategici Tupolev Tu-95MS pattuglieranno H24 i cieli dell’Artico: lo ha riferito venerdì scorso alla stampa russa il geneale Viktor Bondarev, comandante delle Forze aeree della Federazione Russa, confermando così l’intenzione del Cremlino di rafforzare la presenza militare in un’area che viene ormai definita strategica per le rotte marittime. Bondarev ha inoltre aggiunto che i velivolo, provenienti dalla base aerea di Ukrainka, nell’estrema Russia orientale, stazioneranno nella zona operativa con turnazione di 12 ore no-stop. Esercitazioni artiche anche per le forze terrestri di pronto impiego. Secondo quanto pubblicato dall’agenzia di stampa RIA Novosti, il 13 marzo scorso 350 parà della 98° Divisione di fanteria, di stanza a Ivanovo Severny, sono stati paracadutati su Kotelny, isola dell’arcipelago delle Isole della Nuova Siberia situata tra il Mare di Laptev e il Mare della Siberia Orientale, a circa 160 miglia dalla costa Jakuta. L’unità aveva un’ora di tempo per circondare e catturare l’aeroporto e mettere in sicurezza la pista per l’atterraggio dei velivoli da trasporto con a bordo il resto del contingente, il materiale pesante da combattimento e i rifornimenti. Per difendere i propri interessi nell’Artico, Mosca ha definito una nuova struttura di comando che, sotto il controllo della Flotta del Nord, avrà il compito di pattugliare le acque del Circolo Polare Artico Orientale.
Fonte: ITlog Defence
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