Proposto per il prossimo anno dal Pentagono un budget di US$ 2.45 miliardi per lo sviluppo e la produzione di aerei a pilotaggio remoto (UAV); la cifra, calcolata per le esigenze delle Forze aeree USAF e US Navy, servirebbe all’acquisto di una flotta di droni e di relative stazioni di controllo a terra oltre che all’acquisizione di un numero non specificato di UAV sviluppati all’interno del programma U.S. Navy Unmanned Carrier-Launched Airborne Surveillance And Strike (UCLASS), gara alla quale partecipano la Northrop Grumman con l’X-47B, la Lockheed Martin con il Sea Ghos, la Boeing con il Phantom Ray e la General Atominc con il Sea Avenger. La richiesta del Pentagono, in crescita del 15.8% rispetto all’anno precedente e del 3% rispetto alla proposta iniziale, è stata acquisita dal Dipartimento della Difesa (DoD) insieme alle proposte per l’anno finanziario 2015 e verrà discussa dal Congresso a partire da ottobre. Per il prossimo anno i vertici militari hanno proposto una spesa di US$ 855.8 milioni per l’acquisizione di sistemi UAV idonei missioni intelligence, ricognizione e soveglianza, con elevata autonomia e capaci di operare a quote elevate: 12 Northrop Grumman RQ-4 Global Hawk e 12 Northrop Grumman MQ-4 Triton, versione maritime del Global Hawk.

DoD ha inoltre pianificato l’acquisto di: US$ 607.1 milioni per 12 General Atomics MQ-9 Reaper; US$ 270.1 milioni per 12 General Atomics MQ-1 Predator e MQ-1C Gray Eagle; US$ 403 milioni per il velivolo che uscirà vincitore dalla gara per il programma UCLASS; US$ 145.2 milioni per gli AAI Corporation RQ-7 Shadow; US$ 96.7 milioni per gli elicotteri a comando remoto MQ-8 Fire Scout della Northrop Grumman; US$ 17.7 milioni per i piccoli AeroVironment RQ-11 Raven a lancio manuale e US$ 14.5 milioni per i catapultabili Boeing Insitu RQ-21 Blackjack. Infine, DoD stanzierebbe US$ 40 milioni per sensori, avionica, stazioni di controllo, armamenti e sviluppo di prototipi.

Fonte IT logDefence